Non è mancata la pioggia e nemmeno qualche polemica ad inaugurare il nuovo mercato riqualificato e ristrutturato di piazza Garibaldi a Sulmona. Acqua giù a più riprese che ha rallentato le operazioni di accesso a camion e furgoni in fila lungo corso Ovidio.
Sulla rivisitazione della planimetria lungo il plateatico cittadino gli ambulanti si dividono, la maggior parte appoggia la nuova immagine, ritenendola ordinata, di più facile accesso, altri però sollevano il problema degli spazi troppo stretti tra un banco e l’altro, posti storici che insomma spiegano alcuni, sarebbero slittati di qualche metro.
Secondo i commercianti basterebbe ridurre la porzione lasciata libera attorno al fontanone di un metro e guadagnare così una manciata di centimetri a testa per avere maggior comodità.
“Un’idea che giriamo all’amministrazione e all’assessore sulla quale confrontarci” fanno sapere. Dunque quello dello spazio sarebbe l’unico problema assieme a qualche bancarella che tra riduzioni e razionalizzazioni è finita più in là ma in linea generale, la riqualificazione, soprattutto nei riguardi dell’utenza anziana o con disabilità è approvata, “meno confusione, più linearità” affermano i cittadini che aggiungono “il percorso attorno al mercato sembra più ampio e agevole”.
Il nuovo look della fiera sulmonese vede la riduzione dei posteggi da 161 a 105 per assicurare una maggiore area sgombra da banchi per ragioni di sicurezza dei cittadini, un cambiamento che in linea generale piace “non lo ha sconvolto ma in alcuni tratti sembra più spoglio” avanza qualcuno.
Ad avere la peggio però sono gli spuntisti per i quali questa nuova formula ha riservato qualche sorpresa premiando invece i regolari, ovvero quelli a posto fisso, cioè che acquistano lo spazio per tutto l’anno. In particolare la più colpita, la signora Lucia che col suo banco di frutta e verdura allo stesso posto da 12 anni si è vista depennare il suo spazio, nella nuova planimetria infatti quel posto non c’è più. Questa mattina si è però presentata iniziando una personale protesta e allestendo il suo banco nella vecchia postazione ma a farla desistere sono stati i vigili che le hanno spiegato che lì lei non poteva più stare e che quell’occupazione in pratica non era lecita avrebbe rischiato una multa. La signora ha sollevato la sua preoccupazione per un danno economico che potrebbe subire, per una clientela affezionata che è abituata trovarla lì da sempre, ma nei fatti Lucia non è “abbonata” a quel posto, è una spuntista, paga il giornaliero, ma spiega che lei vuole mettersi in regola e sta attendendo l’uscita del bando. Una storia più umana che di logistica, uno spazio che le è caro, a lei e alla storia della sua famiglia da tempo storicamente lì e a quei problemi sopraggiunti che poi non hanno più permesso di farlo quell’abbonamento annuale nell’occupazione del suolo in piazza Garibadi. Ma quel punto dove c’era la sua bancarella, ora non è più contemplato in ragione di spazi riassegnati e riconvertiti in virtù di maggior sicurezza e passaggio dei cittadini-clienti. Lucia però ribatte “Perché solo io ho dovuto subire una penalizzazione e spostarmi? Ci sono altri tre spuntisti che sono rimasti al loro posto”.
Anna Spinosa
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