Il sindaco “inContestabile”

“La prima Capitale d’Italia sotto attacco”, esordisce così il sindaco di Corfinio, Romeo Contestabile, dopo l’articolo pubblicato dal Germe sulla chiusura avvenuta lunedì scorso del Municipio per assenza di personale in servizio.

Un articolo che, secondo il sindaco, avrebbe niente meno che offeso “la memoria dei valorosi italici che lottarono contro le ingiustizie e i soprusi”, adombrando una sorta di campagna mediatica della nostra testata contro, non si è capito bene, lui o il paese.

E per sostenere la sua tesi parte contestando la vicenda del Contratto di Fiume (da noi trattata in un precedente articolo) sostenendo che l’incapacità dell’amministrazione a gestire il progetto sia “una dichiarazione totalmente falsa e diffusa senza alcun fondamento formale giuridico – scrive -, poiché il Comune di Corfinio era ed è ancora Capofila del Progetto Fiume”. Peccato però che gli altri Comuni che aderiscono al contratto abbiano deliberato (gli atti sono facilmente visibili sui rispettivi albi pretori) di trasferire le funzioni di capofila al Comune di Pratola, proprio perché Corfinio non era stato in grado di procedere con le carte. Tant’è che lo stesso sindaco, in una replica da noi pubblicata parla espressamente di “golpe”. Solo la settimana scorsa, poi, anche alla luce della proroga della scadenza per la presentazione dei progetti, gli stessi Comuni che avevano deciso di togliere il comando a Corfinio, hanno deciso di lasciarglielo, collaborando insieme sulla strada già tracciata da Pratola (chissà se ora il fiume e il progetto che ne uscirà saranno ancora una “cloaca” come li aveva definiti lo stesso Contestabile).

Poi il sindaco confuta, o meglio tenta di farlo, le osservazioni fatte in occasione della chiusura del Municipio (fatto questo incontestabile a dispetto del sindaco Contestabile): un po’ scaricando la responsabilità sulle precedenti amministrazioni, un po’ spiegando che è stato un fatto isolato. Così per l’assenza di un addetto della polizia municipale, “in ferie” formalmente, nei fatti in prepensionamento (per intendersi non rientrerà) e che, dice, sarà presto rimpiazzato, sottolineando come la convenzione interrotta con le Terre dei Peligni sia frutto del suo predecessore.

Il segretario, dice, viene ogni settimana a Corfinio, mentre il servizio manutenzione funzionerebbe alla perfezione, tanto che “il centro abitato non è mai stato così pulito e ordinato”. Basta vedere (nella foto) d’altronde lo stato ad oggi del Parco archeologico di Piano San Giacomo, chiuso, dice Contestabile, dalla precedente amministrazione per motivi di sicurezza.

E così via, fino a contestare, Contestabile, persino i dati Istat, che lo scorso anno hanno registrato le residenze sotto i mille abitanti.

I cittadini, a dire il vero, per quanto ci consta e ci è stato segnalato, hanno tuttavia una visione molto meno idilliaca e ottimista di quella che ha il sindaco che, e di questo ci dispiace, sembra aver preso la critica giornalistica sul piano personale.

Contro Contestabile, lo chiariamo, non abbiamo nulla: il fatto che un Comune resti chiuso, fosse anche solo per un giorno, perché non c’è più personale, che chiuso resti il Parco archeologico, che ad oggi non ci sia neanche un vigile urbano in paese per far rispettare un’ordinanza o un divieto di sosta, sono fatti ed è cronaca. Fatti su cui il sindaco “inContestabile” dovrebbe concentrarsi di più, anziché immaginare, dopo 21 secoli, una nuova guerra sociale.