De Crescentiis e Di Cioccio bacchettano la Di Nino “no alle mistificazioni”

“Attività ordinarie vendute per straordinarie” i consiglieri di opposizione, l’ex sindaco Antonio De Crescentiis e Gaetano Di Cioccio non ci girano attorno e danno una stoccata all’amministrazione Di Nino, dicendo basta alle “mistificazioni”.

“Gli annunci del Sindaco e della sua maggioranza assumono sempre di più i toni di una campagna elettorale senza senso ma soprattutto senza rispetto dell’intelligenza dei cittadini pratolani” incalzano i consiglieri, perché annunciare come straordinari interventi assolutamente ordinari, ricordando come già in passato siano stati compiuti con regolarità “ci appare intellettualmente poco onesto nei confronti della comunità”.

“La pulizia dei  tombini, oggi tanto “reclamizzata”, è un’attività ormai ordinaria ed è frutto della programmazione  della precedente amministrazione” i due consiglieri specificano poi che,  a volere la pulizia biennale di tutte le caditoie del paese con il preciso scopo di aumentare il livello di igiene nelle strade e di garantire una migliore raccolta delle acque piovane,  fu l’allora delegato all’ambiente Toni Di  Cioccio.

“Comprendiamo, senza condividerlo, lo spasimo comunicativo del Sindaco ma ci teniamo ad ammonirlo affinché nelle prossime uscite si limiti a comunicare solo la farina del suo sacco specificando come l’attuale amministrazione non abbia affatto ereditato un paese sporco, ma un comune “riciclone”.

“Quanto alla pulizia “straordinaria” del paese – incalzano – ricordiamo che l’attuale amministrazione non ha ereditato un paese sporco,  come vorrebbe far apparire, ma un comune “riciclone”, rifiuti free (tra i pochi in Italia), con una percentuale di raccolta differenziata oltre il 74% e con un livello di pulizia delle strade cittadine notevolmente migliorato rispetto al passato”.

Insomma De Crescentiis e Di Cioccio ristabiliscono gli ordini e ridimensionano gli operati, non è ancora tempo per giudicare l’amministrazione Di Nino ma concludono “il trionfalismo autocelebrativo su attività normali, dovute e già programmate non ci piace proprio”.

A.S.