Maltempo: la trappola sul Gran Sasso

Una giornata convulsa quella di ieri per il Soccorso alpino e speleologico abruzzese, costretto a due drammatici e difficili interventi di recupero sul Gran Sasso. Due persone sono state recuperate purtroppo morte nel pomeriggio, mentre in tarda serata un altro allarme è scattato per recuperare due escursionisti inglesi.

Le vittime recuperate nel pomeriggio erano esperte e attrezzate, ma il maltempo le ha sorprese sul Corno Grande del Gran Sasso mentre si arrampicavano sulla ferrata di Intermesoli. Per Luca Iani, 55 anni romano e Marco Paccosi 42 anni di Sansepolcro, non c’è stato nulla da fare: i soccorritori del Soccorso alpino speleologico li hanno recuperati già cadaveri ieri nel tardo pomeriggio dopo una difficile operazione resa ancor più complicata dal maltempo.

I due erano usciti in arrampicata l’altro ieri, parcheggiando l’auto a Prati di Tivo dove il mezzo è stato ritrovato. A lanciare l’allarme sabato sera era stata la moglie di Ianni che non vedendolo rientrare e non ricevendo risposta dal telefono cellulare aveva allertato verso le 23 i soccorsi.

Già alle prime ore della mattinata di ieri era chiaro che i due non potevano avercela fatta e infatti in mattinata i loro corpi erano stati individuati sulla ferrata in fondo ad un canalone.

Quindi le operazioni di recupero terminate verso le 17,30 di ieri, quando le due salme sono state caricate sull’elicottero e trasferite all’obitorio.

Neanche il tempo di concludere la drammatica operazione di recupero, che i soccorritori si sono rimessi in azione poco dopo le ore 22. Due giovani inglesi, infatti, sono rimasti bloccati dal maltempo nella Valle dell’Inferno, sempre sul Gran Sasso. I due, però, a quanto sembra stanno bene, seppur infreddoliti e tramite cellulare sono riusciti a mettersi in contatto e a farsi geolocalizzare dai soccorritori che ora stanno cercando di recuperarli in quota con tre squadrea da terra.

1 Commento su "Maltempo: la trappola sul Gran Sasso"

  1. Piccoli errori nella stesura del breve articolo, gli alpinisti erano sul Pizzo Intermesoli, che fa parte della catena del Gran Sasso, ed erano impegnati a percorrere una via alpinistica e non su una ferrata, ferrata, tra l’altro, inesistente sul massiccio indicato.

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