Stomaterapia, la Asl1 verso un nuovo modello organizzativo

Potenziare l’assistenza, anche al SS. Annunziata di Sulmona. Con questo obiettivo la Asl 1 introduce un nuovo modello organizzativo all’interno dei suoi distretti sanitari che prevede ambulatori di stomaterapia gestiti direttamente da infermieri con formazione universitaria. È  quanto comunicato dalla direzione Asl per garantire un percorso di continuità assistenziale per la stomaterapia e per la riabilitazione del pavimento pelvico, per gestire meglio le eventuali complicanze e migliorare la qualità di vita dei malati.

La Asl 1 è la prima in regione, che conta a proposito circa 2.5mila pazienti, ad intraprendere questo percorso  che vede gli infermieri al centro. “Saranno infatti proprio gli infermieri, in possesso di tassativi requisiti di formazione universitaria, a gestire l’ambulatorio di stomaterapia, affiancati da medici-consulenti e  specialisti delle varie branche interessate- specifica la direzione Asl1-. In  particolare, questo tipo di ambulatori prevede  la presenza di un medico specializzato in chirurgia e urologia, in qualità di responsabile, medici specialisti come consulenti e, appunto, infermieri in possesso di specifici master universitari”.

L’obiettivo è l’autonomia dei pazienti ed una migliore qualità di vita, fare educazione terapeutica, garantire visite (previa prescrizione medica) in ambulatorio e in reparto, controllare i dispositivi stomali, programmare i follow up (visite di controllo periodiche), seguire l’iter burocratico per ottenere le protesi. Oltre alle cure vi sarà particolare attenzione a disagio sociale, emarginazione e difficoltà relazionali connesse alla patologia.

“La stomaterapia- spiegano dalla Asl- riguarda persone con incontinenza urinaria e/o fecale e portatrici di stomie uro- colo ileo.  Decisiva per l’istituzione degli ambulatori di stomaterapia, oltre ovviamente al forte impegno della direzione Asl, il contributo dell’Ipasvi (collegio degli Infermieri, Assistenti Sanitari e Vigilatrici d’Infanzia) provinciale di L’Aquila, in termini di proposizione e di impulso progettuale nonché il fondamentale sostegno assicurato dalla dr.ssa Patrizia Morfeo, referente regionale Aioss (associazione italiana operatori stomaterapisti)”.

S.P.

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