Caro-energia, il centrosinistra chiede alla Regione fondo per imprese e famiglie

Costituire un fondo regionale per erogare alle imprese incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici (e, dunque, delle emissioni) e a all’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza. Questa è una delle proposte avanzate dai consiglieri dei gruppi Pd, Legnini presidente, Abruzzo in Comune e Gruppo Misto nella conferenza che hanno tenuto a Pescara per illustrare la risoluzione presentata al Governo regionale.

“Molte regioni si stanno già muovendo, non è possibile restare inerti, in attesa dei provvedimenti governativi – così i consiglieri Silvio Paolucci, Dino Pepe, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Americo di Benedetto, Sandro Mariani, Marianna Scoccia – Faremo la nostra parte, com’è accaduto ogni volta che abbiamo promosso o appoggiato sostegni diretti alla comunità o ai comparti produttivi ed economici della nostra regione. La faremo anche dando voce al grido di allarme lanciato nei giorni scorsi dalle sigle rappresentative del mondo dell’artigianato, del commercio, della piccola industria, dei servizi e del turismo (Casartigiani, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti), perché si dia spazio ad azioni e misure tanto straordinarie quanto necessarie ad evitare che molte realtà economiche chiudano e che le famiglie debbano privarsi ancora di linfa necessaria per vivere e riprendersi dai due terribili anni di pandemia”.

Tra le altre ipotesi vi è quella di favorire check-up energetici gratuiti per le PMI e per le microimprese, al fine di consentire investimenti mirati a consentire il miglior risparmio energetico, con minori risorse finanziare possibili, senza sprechi. Vanno inoltre previste anche misure strutturali, a partire dalla formazione, inserendo nel catalogo formativo figure professionali specialistiche che operano nel campo dei servizi energetici, delineandone ruolo, funzioni, compiti e prospettive di sviluppo a vantaggio delle PMI.

Si è chiesto anche di approvare interventi urgenti nei confronti delle famiglie abruzzesi in difficoltà, soprattutto quelle residenti nei comuni montani, su cui peserà maggiormente il peso degli aumenti del gas necessario al riscaldamento invernale, attraverso agevolazioni (finanziarie o fiscali), contributi o bonus sociali.

Inoltre si è ipotizzato di utilizzare in questa fase emergenziale i 41,21 mln di euro derivanti dalla scadenza delle cartolarizzazioni per i disavanzi sulla sanità, i 17 mln di euro di minore spesa legati al piano di rientro e, a partire dal 2023, le maggiori risorse provenienti dai canoni idrici.

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