Rudere lo è da tempo immemore, disabitato e cadente. Un pericolo che nessuno ha tolto di mezzo, in attesa, magari, di un acquirente che non è mai arrivato da oltre dieci anni a questa parte, da quando cioè l’immobile è stato messo nel piano di alienazioni.
Con la riapertura della scuola media Serafini lunedì scorso, però, la demolizione della casa di via Matteotti, che nel piazzale della scuola affaccia e insiste, è diventata indispensabile.
E così sarà direttamente il Comune ad occuparsi di buttarlo giù: con una delibera di giunta, infatti, l’amministrazione Di Piero ha ordinato di procedere all’abbattimento dell’edificio, ritenuto un pericolo per gli alluni selle scuole Serafini e Di Stefano e per i loro accompagnatori.
L’incarico è stato già dato alla ditta Maya Scavi che per poco meno di 10mila euro si occuperà di mettere in sicurezza l’area e restituire uno spazio aperto all’utenza. I costi della demolizione, andranno ad aggiungersi a quelli dell’alienazione: per un totale di circa 60mila euro di valore per un sito che, comunque, si trova in una zona molto ambita e centrale.
L’assessore ai Lavori Pubblici Franco Casciani promette tempi rapidi e in sicurezza: “La ditta lavorerà nelle ore pomeridiane e nei festivi – spiega – per evitare di disturbare l’attività didattica, ma soprattutto per ragioni di sicurezza. Una volta demolito l’edificio, l’area sarà attrezzata come ingresso per la scuola da via Matteotti per agevolare l’ingresso degli studenti, anche perché la scuola Serafini oggi è una delle più popolose della città”.
Sulla sicurezza introno alle scuole, però, la giunta sta lavorando ad un piano più ampio: via Volta (dove c’è attualmente l’ingresso della Serafini) sarà liberata dai parcheggi che saranno recuperati nella retrostante via Turati dove, dopo i lavori eseguiti, si sono liberati ampi spazi.
Un altro intervento è previsto anche in via Dalmazia, dove insiste la Capograssi (che ospita anche la Masciangioli): qui la viabilità dovrebbe diventare a senso unico (direzione via Trento) per evitare affollamenti e intasamenti.
Un’altra possibilità, per il momento solo allo studio, è quella di aprire il piazzale dell’ex caserma Battisti e trasformarla in un parcheggio: l’arrivo già da lunedì prossimo di ragionieri e geometri nel plesso di Sant’Antonio, richiede infatti le dovute misure per evitare di trasformare la zona di Porta Napoli in una bolgia di auto, specie ora che comincerà a fare più freddo.
Non è escluso, però, che per le scuole, dove possibile, sia realizzata una sorta di isola temporanea: le strade cioè saranno interdette nelle ore di ingresso e uscita a tutte le auto per consetire una maggiore sicurezza e vivibilità delle scuole.
Ma l’assessore lo sa che da due giorni a questa parte, cioè dalla riapertura delle scuole, via Turati è satura già dalle 8,30 del mattino?