Disperazione quattro stagioni

  1. Voti a scuola. Basta 7 e 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 e 6 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘰: per i presidi il numero deve essere intero. Capisco il problema della media matematica. Ma se uno vale meno di sei o poco più di sette?
  2. Milano, signora chiama la polizia: «Venite subito, due uomini si baciano in strada». Se si stavano accoltellando avrebbe fatto finta di non vedere. Sicuro.
  3. Caorle, sulla pizza il cliente trova una bestemmia scritta con la panna: sospeso il pizzaiolo. La disperazione diventa quattro stagioni.
  4. Chieti, medico assolto dall’accusa di violenza sessuale: «Con il farmaco anti-Parkinson non controllava gli impulsi». Bisognava dargli del bromuro.
  5. Treni lumaca, mezzo secolo dopo i regionali impiegano lo stesso tempo. E spesso fanno anche peggio. Con il passar degli anni, si sa, i record migliorano.
  6. «Annamaria Franzoni in vacanza nella villa di Cogne dove uccise il figlio Samuele». L’assassino torna sempre sul luogo del delitto.
  7. Firenze, il leghista si filma con la donna rom: «Vota Lega e questa sparisce». Un mago dell’integrazione.
  8. Salvini a Redipuglia, lo spot al Sacrario diventa un boomerang. Ma qualcuno gli ha detto che gli eroi della Grande Guerra non votano?
  9. Mihajlovic esonerato, ma Roberto De Zerbi si rifiuta di sostituirlo: «Solo se si fosse dimesso». Quando un gesto vale più di mille post.
  10. Meloni nel fortino nero dell’Aquila: «Siate pronti, succederà di tutto». Allora, dovrebbe mancare soltanto l’invasione delle cavallette…

𝑫𝒚𝒍𝒂𝒏 𝑻𝒂𝒓𝒅𝒊𝒐𝒍𝒊

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