Sono trascorsi sei anni dallo sciame sismico che devastò il Centro Italia, con epicentri situati tra l’alta valle del Tronto, i Monti Sibillini, i Monti della Laga e i Monti dell’Alto Aterno. Terremoti che interessarono anche l’Abruzzo, che rimase ferito in minor misura rispetto ad altre Regioni, ma che ancora oggi porta le ferite di quei giorni compresi tra il 24 e il 26 agosto 2016.
Una ricostruzione, anche del tessuto sociale e non solo urbanistico, che procede lentamente. Qui come all’Aquila. Sull’argomento è intervenuto Michele Fina, segretario del Partito Democratico abruzzese e candidato al Senato per le elezioni del prossimo 25 settembre. “Nel giorno del sesto anniversario della prima delle devastanti scosse sismiche che tanti lutti e danni materiali hanno causato in Abruzzo e nei territori delle altre regioni dell’Italia centrale, il pensiero non può che andare alle vittime e ai loro familiari, a chi ha avuto la vita stravolta e ancora oggi lotta per rinascere e ripartire”.
Lo stesso fina ha tenuto a ribadire che le istituzioni dovranno dare conto dei ritardi e rallentamenti relativi alla ricostruzione delle aree interessate dal sisma.
“Sosteniamo per questo la proposta, che è anche della struttura commissariale, di evitare in futuro che tempo prezioso venga perso – spiega Fina – un obiettivo da raggiungere creando un unico e uniforme quadro normativo e amministrativo, anche con l’istituzione di una struttura dedicata, chiamato a dare una cornice e il primo fondamentale impulso alla gestione di tutte le ricostruzioni. Questo obiettivo andrà rafforzato con la creazione di un ruolo governativo specifico per la sicurezza dei territori. Poi bisognerebbe riaprire il capitolo sismabonus 110 per cento, con tutte le modifiche necessarie contro la speculazione, per i territori sismici più esposti, come riportato nella carta sismica nazionale. La prevenzione è la migliore politica economica, per salvaguardare le vite umane e il patrimonio culturale dei centri appenninici, e non solo”.
“Per quanto riguarda nello specifico il percorso intrapreso nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria – conclude il rappresentante Dem – bisogna continuare a lavorare per semplificare e facilitare il processo della ricostruzione, non disperdere quanto piuttosto rafforzare i progressi conseguiti”.
ecco un altro promettente parlamentare…pronto a farsi in quattro per i TERREMOTATI..
ma tanto devono stare tranquilli,c’è chi si attiva tutti i giorni ,il commissario alla RICOSTRUZIONE a cui nulla sfugge,i territori dormano sonni tranquilli…