Si aggira intorno al 68-70 per cento l’adesione allo sciopero indetto, per oggi, dalla Fiom Cgil. Ad entrare sono stati circa 30-40 persone ogni turno sui 200 dipendenti previsti.
“Si tratta per lo più- ha commentato il sindacalista Fiom, Pietro Campanella- di lavoratori interinali, spesso costretti a carichi di lavoro eccessivi e dei capi i quali anche in precedenza hanno sempre preferito entrare, solo che in questo caso dovevano essere loro ad esprimere maggiore sensibilità. Lo sciopero- ha aggiunto- non è solo per il licenziato, ma più in generale per una situazione che contempla carichi eccessivi di lavoro e macchinari obsoleti”.
Per fare una analisi più completa dell’agitazione, però, bisognerà aspettare il terzo turno, “L’idea è quella di valutare i risultati ottenuti, convocare un’incontro e coinvolgere anche le istituzioni, il sindaco non può non porre l’attenzione sulla Magneti Marelli. Ho sentito- aggiunge Campanella- che l’assessore Santarelli ha annunciato la convocazione delle sigle sindacale, spero che includa anche noi della Fiom”.
Incontro confermato dall’assessore Paolo Santarelli il quale ha promesso di ascoltare tutte le sigle sindacali, da mercoledì, per capire cosa è successo ed eventualmente capire come muoversi, ma “Noi, come amministrazione, non abbiamo nessun potere verso l’azienda” ha precisato l’assessore.
A riguardo l’onorevole Gianni Melilla ha presentato una interrogazione parlamentare chiedendo l’intervento del Governo: “Chiediamo che il ministero del Lavoro intervenga immediatamente per accertare le denunce dei sindacati e ricondurre alla normalità le relazioni sindacali in fabbrica”.
s.pac
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