Sulmona-Valva senza vescovo, la reggenza affidata a Don Aladino

Ora cheMons. Angelo Spina se n’è andato via per inseguire la sua carriera nell’Arci-diocesi marchigiana di Ancona, qualcuno, forse più di uno, potrebbe nutrire qualche preoccupazione circa le sorti della diocesi nostrana rimasta con un posto ancora vacante. Probabilmente ci si aspettava una fulminea sostituzione, fatta con la stessa velocità con cui Mons. Spina è andato. A sostituirlo, invece,  non è stato eletto ancora nessuno. Ma la diocesi, il popolo spirituale può star tranquillo, non è allo sbando, non deve disperare, perchè a sostituire temporaneamente il vecchio vescovo il Collegio dei Consultori della Diocesi, riunitosi oggi a tal proposito, ha eletto come amministratore diocesano Mons. Aladino De Iuliis.

Sarà in pratica lui, ottantenne e con una bella esperienza alle spalle, a condurre le sorti della diocesi. Don Aladino è stato parroco della chiesa di San Filippo Neri, vicario del vescovo Giuseppe Di Falco. Un nome uscito un po’ a sorpresa, pare, perchè fuori dal collegio nel quale solitamente si sceglie il sostituto. Tra i nomi che erano girati, infatti, c’erano Mons. Maurizio Nannarone e Mons. Eulo Tarullo.

Per il nuovo vescovo, dunque, bisognerà aspettare ancora qualche mese, se ne ipotizzano due, mentre Sulmona, salutato il buon caro Spina, autore di tante buone azioni più o meno visibili e condivisibili,  nel prepararsi le valigie ha dimenticato di portarsi via, però,  una di quelle più contestate da lui  fortemente desiderate, la statua del Papa emerito Ratzinger, inaugurata giusto un anno fa, all’ombra della quale il popolo della diocesi andrà avanti con lo spirito di tutti i giorni.

Simona Pace

1 Commento su "Sulmona-Valva senza vescovo, la reggenza affidata a Don Aladino"

  1. Bravi Sulmonesi, avete dimostrato di avere coraggio a fronte della verità che riguarda il Munus Petrino ovvero il primato sacramentale che discende da Pietro.
    La scissione del potere sacramentale del Munus da quello “gestionale” del Ministerium è stato elaborato dai due Pap: Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Tutte le scomuniche elargite da Papa Francesco sono pertanto invalide da don Minutella in poi. Come tutti i nodi vengono al pettine così tutte le magagne verranno scoperte per dare alla vera Chiesa un vero Papà.
    Ludovico Nobili

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