La città elegante si veste di musica: al via oggi il Muntagninjazz

(ph. Fabrizio Giammarco)

Sono i dieci giorni più attesi, quelli che Sulmona la vestono di eleganza e spessore, senza terra e ruspe e cordoli rotti, dove spettacolo e intrattenimento si fondono con la cultura.

Dieci giorni di note e musica e concerti, con i sax che sostituiscono le chiarine e i violini i tamburi. Dieci giorni di jazz e dintorni che sposano monumenti, cortili, piazze e vicoli, in un matrimonio perfetto con la città che ambisce ad essere Capitale.

Torna oggi Muntagninjazz con una sedicesima edizione che la consacra, anche dal punto di vista istituzionale, come il più importante evento estivo del comprensorio.

Il programma, anche quest’anno, è di assoluto rispetto con sette concerti (quattro a pagamento) e ottanta eventi, mettendoci insieme anche la due giorni di Piano Piano (il 19 e 20 agosto).

(ph. Fabrizio Giammarco)

Un festival tutto suonato tra le mura del centro storico quest’anno, con location ricavate nei cortili e per strada, ma anche davanti a bar e ristoranti dove saranno allestiti (oltre a quelli in cartellone) piccoli concerti.

Si inizia stasera con un monumento del jazz, conosciuto al grande pubblico grazie alle sue pioneristiche esibizioni televisive alla corte di Renzo Arbore con lo scat (ovvero l’improvvisazione vocale): Gegé Telesforo e il suo quintetto faranno tappa con il “tour impossibile” al cortile di Palazzo San Francesco (ore 21,30 evento a pagamento), preceduto alle 18,30 davanti alla Fontana del Vecchio dagli The Openers live set e seguito, ore 23,30, lungo vico del Vecchio, dal Massimo Domenicano in trio jam che inaugurerà così anche il dopo festival.

Domani sarà invece la prima dell’orchestra con l’Ensemble ‘900 Consaq diretta da Massimiliano Caporale e Alessandro Bonanno al pianoforte (ore 19 in piazza XX settembre).

Grande protagonista sarà anche la musica sudamericana a cui sono ispirati i concerti del 13 agosto dei Kumbia Boruka (ore 21,30 cortile Palazzo San Francesco, evento a pagamento) e dei Surrealistas (il 18 agosto, sempre a Palazzo San Francesco, ore 21,30 a pagamento).

Nel mezzo, il 14 agosto, i New talent jazz orchestra (ore 21,30 piazza XX settembre) e la Libera orchestra jazz italiano (il 17 agosto ore 19 piazza XX settembre).

(ph. Fabrizio Giammarco)

Salta, invece, uno dei concerti più attesi quello del 16 agosto che avrebbe dovuto vedere alle 21,30 nel cortile di Palazzo San Francesco l’esibizione di Fabrizio Bosso spiritual trio. Il concerto, per indisponibilità del musicista, sarà sostituito (stesso orario e luogo) dal Alessandro Quarta quintet, uno dei violinisti più quotati nel panorama nazionale e non solo.

Poi il gran finale con Piano Piano per Sulmona: il 19 e 20 agosto a partire dalle ore 18 ci saranno esibizioni continue a Palazzo Annunziata, piazza XX settembre, Rotonda di San Francesco, Giardini dell’acquedotto, piazza del Carmine e piazza della Tomba, dove si esibiranno musicisti e band in una sorta di jam-session che avvolgerà la passeggiata in centro storico.

“Speriamo che il tempo ci assista – commenta l’organizzatore, Valter Colasante – quest’anno abbiamo fatto uno sforzo doppio rispetto al passato. Il programma è di ottimo livello e sono certo che la risposta del pubblico sarà all’altezza”.

A seguire i programmi nel dettaglio:

4 Commenti su "La città elegante si veste di musica: al via oggi il Muntagninjazz"

  1. Sempre divisi | 11 Agosto 2022 at 11:27 | Rispondi

    Stride la vena polemica contro la giostra, inelegante e foriera di danni al patrimonio …dobbiamo per forza essere così denigratori e divisivi ? Avete fatto il vostro dovere di cronaca. Benissimo ! Chi rompe paga, si accertino le responsabilità e si proceda nel rilancio della città. Gli stracciacapelli avranno sempre da dire, ma così vi mettete allo stesso livello!

  2. Condivido pienamente le affermazioni di Sempre divisi. La Sulmona che vogliamo è quella ricca di eventi, quella che arricchisce la vita della città con proposte culturali diverse. Le rievocazioni storiche sono cultura a tutti gli effetti e che fanno ormai parte integrante del patrimonio della città. Poco male se al termine della giostra ci si debba leccare le ferite con lavori di ritocco ai cordoli del plateatico di piazza Maggiore peraltro coperti dall’assicurazione. Ce ne facciamo una ragione quando poi scopriamo che nel periodo della manifestazione alberghi, b&b, ristoranti e bar sono stracolmi di turisti.
    La nostra straordinaria città si appresta a presentare la candidatura per concorrere ad essere capitale italiana della cultura 2025 e la giostra potrebbe rappresentare l’elemento piu’convincente, rappresentativo e determinante per fare la differenza con le altre città concorrenti. Quindi si vada avanti e liberiamoci dei suoi detrattori in servizio permanente effettivo che dimostrano di non aver ben compreso le potenzialità di un evento che in tanti ci invidiano.

    • Ma esattamente quando parlate di cultura che cosa intendete: più le mbriacate nei borghi o i pugni di ferro della sicurezza lungo il corteo? Oppure le citazioni sbagliate sui teloni dell’acquedotto? Ah no, forse la rievocazione con i trucchi anni Novanta (del ventunesimo secolo)… Facciamo così: la Giostra è un giocattolo che fa divertire un po’ di persone, è un ottimo aggregatore sociale (e per questo va tenuta in vita), un bel serbatoio di voti. Però la cultura, per favore, lasciatela stare

      • Sandro De Panfilis | 11 Agosto 2022 at 21:05 | Rispondi

        Due manifestazioni sostanzialmente diverse, ma non per questo confliggenti. Potrebbero costituire anzi il giusto completamento se entrambe riusciranno a mantenere un livello elevato. Ecco, in questo senso la Giostra dovrebbe implementare le sue attività esprimendo appieno potenzialità ancora non compiutamente espresse. Magari tornando allo spirito originario con la politica fuori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*