Quaranta giorni di prognosi e un mistero su cui stanno indagando i carabinieri di Sulmona. Massacrati in auto, in piena notte, nell’area di sosta di un albergo in via della Repubblica. E’ successo la notte tra martedì e mercoledì scorso a due sessantenni, uno di Sulmona, l’altro dell’Aquila. Secondo quanto raccontato dalle vittime ai carabinieri, i due sarebbero stati accostati, verso le due di notte, da un’auto dalla quale sarebbero scese quattro o cinque persone che, per una lite di precedenze, sostengono, li avrebbero aggrediti brutalmente.
Il sulmonese, noto commerciante in città, è ora ricoverato all’ospedale San Salvatore dell’Aquila con gli zigomi, la mascella e il naso fratturati, in attesa di un intervento maxillo-facciale particolarmente delicato. L’altro, l’aquilano, ha invece firmato ieri le sue dimissioni, lasciando il Santissima Annunziata di Sulmona con cinque costole rotte.
Ce n’è abbastanza, però, per gli inquirenti per sospettare più che in una lite per futili motivi, in una spedizione punitiva vera e propria.
Secondo il referto dei medici, infatti, le fratture provocate ai due non sarebbero frutto di una semplice scazzottata, ma di un vero e proprio pestaggio, eseguito con calci e probabilmente con oggetti contundenti. Troppo violenta l’aggressione, insomma, per poter giustificare una lite tra automobilisti, tanto più che le vittime sono entrambe di notevole prestanza fisica.
Le ipotesi al vaglio degli inquirenti sono più di una, ma in particolare si pensa ad un regolamento di conti per droga o per un debito usuraio non rispettato.
I due, di certo, sono riusciti a stento l’altra notte a raggiungere l’ospedale per farsi curare, rilasciando ai carabinieri sommarie ricostruzioni dell’accaduto. Gli inquirenti stanno aspettando che il sulmonese ricoverato all’Aquila sia in grado di raccontare anche lui cosa è successo, nella speranza che si riesca a dare una identità ai responsabili di questo inquietante episodio.
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