Caccia al cinghiale con arco e frecce: arriva la bocciatura del Wwf

Il nuovo disciplinare, approvato dalla Giunta regionale, che regolamenta la caccia al cinghiale anche con arco e frecce, fino alla mezzanotte, fa storcere il naso a molti. Tra critiche aspre e battute più “soft” sul fatto che in Abruzzo troveremo nuovi Robin Hood o Guglielmo Tell tra i boschi, arriva secca la bocciatura da parte del Wwf. “Si continua solo ad allargare periodi e modalità di prelievo al cinghiale – spiega Filomena Ricci, delegata del Wwf Abruzzo – ma non si vedono i risultati sperati. La caccia notturna andrebbe attentamente valutata anche per il rischio di disturbo al resto della fauna selvatica, specie ora, a stagione riproduttiva non del tutto conclusa, e per la sua pericolosità per i cittadini”.

Lo stesso Wwf denuncia una mancanza di programmazione, sia per mettere in sicurezza le colture agricole, sia per evitare disagi con le vetture in transito sulle strade abruzzesi che spesso incrociano gli ungulati sul proprio cammino.

A febbraio il Wwf Abruzzo, di concerto con l’Università di Teramo, organizzò un convegno analizzando circa 80 pubblicazioni scientifiche: è emerso che la caccia è la causa principale di morte per il cinghiale, ma il prelievo venatorio non è sufficiente a contenere l’incremento delle popolazioni, produce l’effetto di ringiovanirle, innesca risposte nella biologia riproduttiva della specie che causano aumento della produttività delle popolazioni, può influenzare il comportamento dei gruppi familiari e portare maggiore instabilità spaziale tra i sopravvissuti.

“Sotto un’elevata pressione venatoria – prosegue il Wwf – una proporzione maggiore di femmine di un anno partorisce rispetto a popolazioni in cui la pressione è meno pronunciata. Decine di studi scientifici hanno dimostrato che sperare di ridurre il numero dei cinghiali affidandosi solo alla caccia è sbagliato e illusorio, eppure la Giunta regionale continua a intervenire in modo caotico. Sembra si proceda facendo regali ai cacciatori senza prendere contezza del fatto che questo tipo di gestione in atto da decenni non sta avendo il risultato sperato. È ora che il problema venga affrontato con dati ed evidenze scientifiche alla mano e si sperimentino altre tipologie di intervento, note e praticabili”.

4 Commenti su "Caccia al cinghiale con arco e frecce: arriva la bocciatura del Wwf"

  1. posizione contraddittoria, arco e frecce disturbano meno la fauna di una fucilata, oltre che essere stati usati dall’inizio della nostra esistenza …
    poi chi sono loro per bocciare, sono una ong anche troppo piena di se

  2. giovanni marinucci | 5 Luglio 2022 at 10:39 | Rispondi

    hahaha e certo!!..da quando in qua i politici leggono i report scientifici per prendere decisioni! manco col Covid l’hanno fatto…figuriamoci sulla soluzione “lungimirante” in merito ai cinghiali….

  3. La foresta di sherwood… | 5 Luglio 2022 at 12:31 | Rispondi

    Mo chiamemme Robin Hodd e tutta la banda, ma tienne na cocce a L’aquila…arche e frecce…e i paghemne pure per decidere tali stronzate…e certo chissà chi ha queste competenze per utilizzare tale strumento che è molto difficile da usare senza aver mai fatto un minimo di esperienza…

  4. Nel comunicato è mancata clamorosamente la chiusura, un abbocco e nulla più sulle “altre tipologie d’intervento, note e praticabili” e per “curiosità” ho dato un rapido (come lo è anche la nota del WWF) sul loro sito:
    https://www.wwf.it/pandanews/ambiente/emergenze/cinghiali-la-caccia-non-e-la-soluzione/
    e non è che venga spiegato molto.. anzi!
    Si parla di CATTURE CON I CHIUSINI, RECINTI ELETTRIFICATI E STERILIZZAZIONI (quest’ultima da loro ritenuta di non semplice applicazione), ma non come controllarne il numero e cosa farne di questo elevato numero…o forse si, laddove l’unica vera soluzione sembra possa ottenersi con una loro stabilizzazione numerica sul territorio (???), come dire convivere con i cinghiali come fossero animali domestici (e lo si nota dalla mansuetudine). L’affermare che
    “una proporzione maggiore di femmine di un anno partorisce rispetto a popolazioni in cui la pressione è meno pronunciata” resta li a non dire nulla… si ritiene l’uomo capace d’invertire la proporzione a favore del maschio??? Credo che si sia abbastanza capaci a riconoscerne le differenze sessuali e a colpire “mira”tamente e ridurne la prolificità 🙂

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