La scuola senza spoiler

Ormai è diventata una barzelletta, da raccontare insieme a quella del liceo classico: due scuole accomunate da un esilio che dura da anni e anni. Tredici per il classico, otto, ben più pesanti, perché in terra altra (in quel di Pratola), per l’Itcg De Nino-Morandi. Una barzelletta che in verità non fa più ridere e che annuncia l’ennesimo rilancio: dopo gli impegni traditi a più riprese che durano dal marzo del 2021 (giugno, settembre, ottobre, gennaio), infatti, una nuova data si paventa per la gara d’appalto del primo lotto. In realtà le date sono due (giugno secondo il presidente della Provincia Angelo Caruso, dopo l’estate secondo il suo consigliere Maurizio Proietti che sembra più informato), il che dà il polso dell’attendibilità delle stesse.

Fatto è che a settembre, neanche questo settembre, gli studenti di Geometri e Ragioneria torneranno in via Virgilia D’Andrea e neanche a Sulmona. Il rinvio della gara d’appalto, a data da precisarsi, blocca infatti anche il piano “di emergenza” che aveva annunciato il dirigente Massimo Di Paolo: l’avviso di gara, infatti, avrebbe burocraticamente permesso di affittare un edificio a Sulmona, ovvero quello di Sant’Antonio da dove, si presume, gli studenti delle scuole medie Serafini dovrebbero andar via a settembre per far ritorno in via Volta.

Colpa del Provveditorato alle opere pubbliche che l’allora presidente della Provincia Antonio De Crescentiis delegò come stazione appaltante, ma che non appalta e staziona solamente. Tanto che il successore presidente Angelo Caruso “abbaiò” a gennaio scorso di volergli ritirare l’incarico e di voler procedere con la sua struttura alla gara. Minaccia poi rientrata, anche perché, a quanto pare, neanche l’apparato della Provincia sembra sia tanto amante del caffè. A settembre scorso, infatti, il dirigente Di Paolo annunciava che gli imminenti lavori di tamponatura del porticato del liceo Fermi (di competenza della Provincia), avrebbero permesso, al massimo a gennaio, di realizzare quattro aule per far rientrare da subito almeno il biennio dell’Itcg a Sulmona. Anche qui, però, passati sei mesi, non si è visto neanche un muratore.

“In questo caso i lavori sono stati già affidati alla ditta Zappa – rassicura Proietti – e dopo la chiusura delle scuole si potrà procedere alla realizzazione delle aule”.

Non c’è neanche bisogno di spoilerare il finale, che fa “ridere” già così.

5 Commenti su "La scuola senza spoiler"

  1. The dancing Queen | 25 Maggio 2022 at 14:59 | Rispondi

    Finché il dirigente sarà Di Paolo, scordatevi che il “De Nino Morandi” tornerà a Sulmona

  2. scusate ma non viene menzionato l’assessore CASCIANI che le scuole possono stare anche VITTORRITO,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,

  3. Quando l’ITCG tornerà a Sulmona, se mai tornerà, sarà troppo tardi. Il calo drastico delle iscrizioni dovuto in gran parte anche al cambio di sede è probabilmente irreversibile. Prima di questa storiaccia l’ITCG era una realtà florida.

  4. GrilloParlante | 26 Maggio 2022 at 09:42 | Rispondi

    Almeno gli studenti sono in una struttura idonea e non come sorci nei seminterrati. Di certo la burocrazia italiana è allucinante e nessuno paga x le proprie mancanze.

  5. Il “vecchio e glorioso ITCG”, come ordinamento è scomparso ormai da anni ed è del tutto rivoluzionato nei percorsi formativi. Il calo delle iscrizioni è un calo che avanza da decenni ed è dovuto essenzialmente a cause economiche che si riversano su denatalità e spostamento, e come noterà non vi sono azioni che riescano a frenare, figurarsi invertire la tendenza in atto.
    Continuando così si arriverà, per sopravvivere nel sistema scolastico dei finanziamenti, perché questo è il discorso degli accorpamenti d’istituti, anche diversi per tipologia d’indirizzi, a 4 istituti comprensivi su base provinciale, se non 1 unico regionale.
    Quest’è!!!

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