Per l’assessore regionale Andrea Gerosolimo, quelli a Santa Rufina sono solo uno sfalcio d’erba “propedeutici allo studio di fattibilità e alla eventuale progettazione”. Insomma i lavori per la realizzazione della bretella ferroviaria di Pratola, quella che collegherà direttamente Pescara con L’Aquila senza passare per Sulmona, non sono iniziati. Non ufficialmente almeno, anche se l’assessore non nega che inizieranno. D’altronde come potrebbe, avendo lui stesso firmato la delibera del 19 aprile del 2016 con cui la Regione dava il via libera al progetto inserito nel Masterplan Abruzzo. Altro che “collegamento diretto progettato e realizzato da Rfi”.
Ovviamente a chi solleva il dubbio che l’opera sarà destinata a declassare Sulmona e la sua stazione, Gerosolimo riserva il suo copione di accuse, quello classico: “Mestatori”, “spinti da malanimo”, “nostrane Cassandre” (a proposito Cassandra azzeccava le sue profezie che, poi, inascoltate portarono alla distruzione di Troia), e spiega, lui che sa, che parlare di isolamento di Sulmona è ipotesi “quantomeno ardita perché le corse ferroviarie sono disciplinate da un contratto di esercizio tra la Regione e Trenitalia, che viene stipulato all’esito di tavoli di concertazione preliminare con le municipalità interessate”.
E poi si impegna: “Assicuro, sin da ora, che profonderò ogni impegno affinché la stazione di Sulmona – scrive su Facebook – non subisca alcuna penalizzazione. Pertanto, in sede di contratto di esercizio, d’intesa con le comunità locali (e le relative municipalità), mi attiverò affinché le giuste prerogative del territorio ottengano adeguato riscontro”. Con tanto di hashtag #lavoriamoinsieme che non guasta mai.
La teoria è la seguente: la bretella servirà per avvicinare Pescara e L’Aquila e non inciderà sui collegamenti tra Sulmona e il capoluogo, perché questi saranno garantiti dal contratto di esercizio con Trenitalia, come se Trenitalia non possa cambiarli mai più. La storia, a partire proprio dalla chiusura della Sulmona-Napoli, non ha insegnato niente o, forse, a volte è più comodo non considerarla maestra. Per chi ha come prospettiva il tempo da qui alle elezioni politiche, d’altronde, non c’è da meravigliarsi.
Ma soprattutto l’assessore sembra non comprendere un passaggio fondamentale e cioè che la scelta della bretella sancisce in modo politico l’esclusione di Sulmona dalla rete dei collegamenti principali d’Abruzzo, dalle linee veloci e dagli snodi cardine.
Alla pioggia di critiche piovuta sul suo post, l’assessore non riesce a tener testa, nonostante l’estrema difesa dei troll e l’intervento di Luciano D’Alfonso in persona (virtuale) che spiega che “Sulmona è strategica nel contratto di programma RFI / MIT. Ci sono 1miliardo 566 milioni di euro programmati e 15 milioni per il progetto esecutivo per la Pescara Roma via Sulmona – scrive il governatore che aggiunge, bontà sua, che – nei primi di ottobre ti porto il benemerito non solo di Sulmona ing Maurizio Gentile amministratore Delegato di RFI e il nuovo amministratore delegato di Trenitalia Orazio Iacono”. Due capoccia, insomma, che verrano a spiegarci come lo snodo ferroviario di Sulmona, dove nacque il sindacato ferrovieri, non esisterà più. Filo d’erba in più o in meno.
Ma prima o poi qualcuno di questi grandi pensatori troverà il tempo di spiegare a noi comuni cittadini quali sono le “strategie” di sviluppo per il territorio abruzzese? Oppure continueranno a parlare di Masterplan, investimenti, aumento di posti di lavoro? Una cosa è certa, accentrare la ricchezza in due grossi centri non la vedo una bella mossa per il benessere nel lungo periodo non solo di Sulmona ma dell’intera Regione Abruzzo.
Sulmona è surclassata. Tante parole ma pochi fatti. Bisogna che si faccia IAM MO!!!in Procincia ed a ROMA. La Pelino ed I nostril funzionari!!!!!!!!!!!
Sulmona è surclassata e sempre più impoverita. Andiamo in Provincia ed a Roma: Iamm Mo. La Pelino ed I nostri governanti!!!!!!!!!!!!!!!!!.