Risoluzione rimandata al mittente e soldi (30 milioni di euro) che volano lontano dal Polo Ospedaliero di Sulmona. Anzi, quei fondi, che sarebbero serviti per il riscatto del leasing in costruendo e per l’interramento della centrale termica, hanno preso il volo già da tempo. Altro che atterraggi come quelli previsti per la pista dell’elisoccorso che si sarebbe dovuta realizzare con parte di quel finanziamento (10 milioni di euro). Il tutto nasce lo scorso 14 febbraio, quando la giunta Marsilio decise di rimodulare i fondi per l’edilizia sanitaria, depennando di fatto i finanziamenti destinati a Sulmona
La risoluzione presentata dai consiglieri regionali di minoranza, Silvio Paolucci e Marianna Scoccia, è stata respinta dalla maggioranza, e i soldi per il nosocomio sulmonese, che il presidente della Regione Marco Marsilio aveva assicurato esserci, diventano sempre più un’utopia. Una scelta che ha portato non poche critiche da parte dell’opposizione, che parla di scelte scellerate e che prende di mira la consigliera regionale di maggioranza Antonietta La Porta, già consigliera comunale di Sulmona (ma nella minoranza), rea di aver abbandonato l’aula prima che si illustrasse la risoluzione.
“Ulteriore nota dolente – scrivono la Scoccia e Paolucci – è il vero e proprio dileguarsi dell’altra rappresentante del Territorio Peligno, Antonietta La Porta, che ha preferito lasciare l’aula appena prima che si illustrasse la Risoluzione e che, di conseguenza, ha deliberatamente scelto di non votare un provvedimento a sostegno del nosocomio di Sulmona. Dopo 37 mesi di silenzio assoluto questa giunta ha firmato il primo atto programmatorio in tema di sanità ed è un atto che toglie a Sulmona 30 milioni di euro: Non a caso non sappiamo neanche che fine abbiano fatto la Stroke Unit, la risonanza magnetica e tutti gli annunci e le previsioni fatte sull’ospedale di Sulmona. Inoltre il costo della mobilità passiva generata dalle scelte scellerate del Governo Regionale peseranno per decenni sulle spalle degli Abruzzesi
Aspetto di sentire anche le altre campane, ma questo non voto mi ricorda un simile accadimento occorso nel maggio 2018 (voto per la sfiducia al governatore-senatore da parte dell’allora consigliere di maggioranza) e del novembre 2021 (voto al progetto di legge 225/2021 – legge mancia – per l’attuale consigliere di minoranza).
Andranno all’Aquila visto che li il sindaco è del suo partito.
Quanto tempo rimane ancora a Marsilio?
Lui lo sa che il suo posto in regione nn è x sempre?!?!?