Autostrade, La Porta propone il declassamento: “Infrastrutture vetuste. Stop privatizzazione”

Difronte al bivio la Lega imbocca la superstrada, o meglio la via del declassamento autostradale. E’ questa l’idea partorita dalla consigliera regionale, nonché consigliera comunale di Sulmona, Antonietta La Porta che ha aperto al far diventare le autostrade A24 e A25 delle superstrade per dire “basta” alla privatizzazione. Una proposta appoggiata anche dai vertici abruzzesi del partito leghista. Un taglio ai costi che gli abruzzesi aspettano almeno sul fronte pedaggi, dal quale non arrivano certo rassicurazioni con i prezzi destinati a schizzare presto alle stelle.

“Il popolo abruzzese ha già pagato un tributo altissimo alle vergognose privatizzazioni sia in termini economici che di mancato sviluppo – ha spiegato La Porta – Le Autostrade Abruzzesi, nate come  fattore di crescita della Regione, grazie alle Privatizzazioni degli Anni 90 sono diventate una sciagura per l’Abruzzo, una palla al piede ed un freno allo sviluppo, al contrario di  quello che è successo alle Regioni limitrofe (Lazio, Umbria e Marche) che con una rete di moderne e gratuite Superstrade collegano comodamente tutti i loro territori a costo zero per i cittadini.

Si tagliano i ponti, non nel vero senso della parola ma poco ci manca. La situazione autostradale abruzzese rimane disagiata, con continui lavori sulle tratte, specie quella adriatica da Pescara a Martinsicuro, con i cantieri che rimarranno sulle corsie almeno fino al 2023 inoltrato, rallentando di fatto l’intero traffico divenuto per decine di chilometri ad una sola corsia.

“Il declassamento – prosegue La Porta – si impone perché l’Abruzzo ha già pagato abbastanza ed è arrivato il momento di concludere questa esperienza,  senza dimenticare le condizioni di criticità dell’infrastruttura dovuta alla vetustà e alla mancata manutenzione che porteranno lo Stato ad aprire numerosi cantieri nei prossimi anni che porteranno sensibili disagi ai viaggiatori. Raggiungere l’obiettivo sarà possibile per iniziativa diretta del Ministero o per iniziativa della Regione attraverso gli accordi Stato Regione dell’autonomia differenziata, in ogni caso la Lega Abruzzo sarà in prima fila per liberare l’Abruzzo da queste catene che opprimono e condizionano la vita di tutti”.

4 Commenti su "Autostrade, La Porta propone il declassamento: “Infrastrutture vetuste. Stop privatizzazione”"

  1. elisabetta bianchi | 30 Aprile 2022 at 22:23 | Rispondi

    ce li siamo fatti due conti su chi debba provvedere poi alla manutenzione ordinaria e straordinaria o manderemo tutto a ramengo? trasparenza, pianificazione e cautela sono ineludibili!

    • Infatti Ci sono molte super strade in condizioni pietose. Quelle marchigiane sono nuove perciò stanno messe bene.. Fra qualche anno bisognerebbe verificare… Il declassamento non è una soluzione

  2. Esiste una via alternativa, in grado di conciliare le esigenze di una corretta manutenzione a costi non gravati, per gli utenti, da profitti esagerati e spesso fuori controllo:
    Passare la gestione sotto il controllo pubblico (Regioni, Provincie, Comuni e Camere di commercio). Gli esempi virtuosi non mancano, basta guardare i risultati di bilancio e di gestione della CAV (ANAS e Regione Veneto).
    Il Pubblico, se ben gestito, specie se riferito ad un demanio naturale, offre più garanzie agli utenti meglio tutela l’interesse generale.

  3. Declassare la A24 è difficile perché ha il traforo a doppia canna del Gran Sasso di 10 km.
    Invece la A25 si può declassare a superstrada perché c’è solo una galleria di 4 km e i viadotti stanno solo nel tratto da Cocullo a Pratola Peligna.

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