Maggiore partecipazione della comunità e tramandare ai più giovani i valori della libertà. Questi sono i motivi che hanno portato l’Amministrazione di Raiano ad anticipare al 24 aprile le celebrazioni della Festa della Liberazione. Un anticipo nemmeno troppo segreto, dato che attraverso i canali social istituzionali l’evento era stato comunicato lo scorso 20 aprile.
I festeggiamenti, o meglio il ricordo di ciò che fu la Liberazione, sono così scattati un giorno prima ma alla base ci sono quelle tradizioni che per i piccoli paesi sono ossigeno per far rimanere la propria identità inossidabile allo scorrere del tempo. “A Raiano siamo soliti svolgere una messa in memoria delle vittime della Seconda Guerra Mondiale prima di recarci al monumento dei caduti – spiega il sindaco Marco Moca – ecco perché abbiamo anticipato alla domenica queste celebrazioni”.
Lo stesso primo cittadino raianese ha tenuto a sottolineare che l’evento ha avuto luogo di domenica anche per permettere la partecipazione degli studenti della scuola Secondaria di I grado “U. Postiglione” alle celebrazioni. “Teniamo molto ai nostri ragazzi – prosegue Moca – abbiamo voluto la loro partecipazione per tramandare i valori della libertà e far capire l’atrocità della guerra, con conflitti che ancora oggi imperversano alle porte dell’Europa. Inoltre, con il mercato domenicale che si tiene in paese, abbiamo avuto modo di coinvolgere ancor di più la cittadinanza al ricordo della Liberazione”.
C’è poi chi fa notare che gli studenti il 25 aprile, di norma, a scuola non vanno e che durante la Liberazione non si celebrano solo i caduti, bensì la sconfitta del nazifascismo sulla Penisola. A ciò si aggiunge che la ricorrenza ufficiale ha una data fissa, a meno che anche la Liberazione non faccia la fine della Santa Pasqua. Qualsiasi giorno, ma non di maggio.
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