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E’ ancor lì, nell’Alto Sangro, Juan Carrito. Per l’orso più famoso d’Italia sembra non essere servito a molto il periodo di isolamento a Palena, visto che il plantigrado ha impiegato meno di un mese per tornare alle porte di Roccaraso, con i turisti sempre più alla ricerca di uno “scatto” dell’orso da riportare a casa come souvenir.
Juan Carrito è stato avvistato nei pressi di Pescocostanzo, e sono subito scattati i provvedimenti da mettere in atto per evitare il più possibile intrusioni in paese e contatti con la comunità. L’amministrazione, infatti, ha diramato una sorta di vademecum che prevede di esporre fuori casa i mastelli per la raccolta rsu al mattino. Inoltre agli allevatori è consigliato di riportare nelle stalle qualsiasi genere di animale prima della notte.
A ciò si aggiunge l’utilizzo del buon senso, ovvero non avvicinare in nessun modo l’orso, né tantomeno rincorrerlo o andare alla ricerca di Juan Carrito per fotografarlo.
Monitorare anche la salvaguardia del bosco di San Antonio. Giusto?
Spero che chi ha cura del bosco osservi con attenzione il progetto di sviluppo in area parco. Antenne dritte al bene della terra.
La simpatia per questo animale sarà sempre alta.cosa che non si può dire per chi deve gestirlo.fino ad adesso è andato tutto bene ma se questo animale che gira per paesetti fa danno a qualcosa o peggio a qualcuno chi paga?non si può permettere ad un orso di girare per i centri abitati.se non si è in grado di gestirlo bisogna prendere seri provvedimenti no farne una storiella per riempire le pagine dei giornali