Procura in Comune, ma nulla a che fare con le presunte incompatibilità degli assessori

La polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Sulmona si è recata venerdì scorso a palazzo San Francesco per acquisire i documenti relativi alla lottizzazione alle spalle dell’ospedale Annunziata che riguarda la realizzazione di una palazzina e di una casa funeraria.

La vicenda, che è già oggetto di una lunga e controversa causa in sede civile (ancora in corso), scaturisce verosimilmente da un esposto presentato dall’imprenditore Antonio Rubeo, proprietario di una delle tre società coinvolte (la Fir), e nel quale lamenta una serie di presunte irregolarità commesse dalle parti e che avrebbero coinvolto anche gli uffici del Comune, i quali, secondo Rubeo, avrebbero approvato una lottizzazione senza rispettare il piano planivolumetrico e falsificando dei documenti. Con questo intercludendo la sua proprietà e riducendo la cubatura a disposizione per le edificazioni. Un’altra querela è stata presentata poi dalla società Pindaro che nella vicenda lamenta danni patrimoniali considerevoli in senso opposto che sarebbero stati procurati dall’inerzia del Comune per atti amministrativi.

Le accuse della Fir, mosse nel 2020, che in sede civile le difese hanno già ampiamente smentito, hanno prodotto come effetto l’apertura di un’inchiesta che ha portato gli inquirenti ad accedere agli atti per verificare l’attendibilità o meno di quanto sospettato. A queste si è aggiunta la querela della Pindaro presentata a gennaio scorso.

Nulla a che fare, dunque, come qualche organo di stampa ha paventato, con la richiesta di accesso agli atti fatta dai consiglieri di opposizione sulle presunte incompatibilità degli assessori Franco Casciani e Catia Di Nisio con i loro ruoli e la loro professione (geometra il primo, geologa la seconda).

Gli stessi uffici di palazzo San Francesco hanno precisato che la visita degli inquirenti non ha nulla a che fare con gli amministratori comunali e che gli atti licenziati in passato dal Comune sono comunque perfettamente in regola.

Sul caso delle presunte incompatibilità, intanto, ieri il Pd ha respinto i dubbi di irregolarità, sostenendo e confermando la fiducia all’assessore Casciani.

Anche l’assessora Di Nisio ha escluso qualsiasi incompatibilità con il suo ruolo: “I lavori da me svolti a Sulmona – spiega – risalgono tutti a prima delle elezioni”.

2 Commenti su "Procura in Comune, ma nulla a che fare con le presunte incompatibilità degli assessori"

  1. la citta in ginocchio | 24 Aprile 2022 at 14:20 | Rispondi

    solo tante scenneggiate….tutto fumo…tanto nn pagherà nessuno(leggete gli esiti dei processi)…visto come negli uffici giudiziari…si dorma,tranquilli.., i furbi,i truffatori..lo sanno bene..questa è sulmona…chi puo se ne vada..!!!!!!

  2. Ma il semaforo a porta s. Antonio? Per il 2024 ci riusciamo a metterlo a posto? Dimettetevi!!! La peggiore amministrazione di sempre

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*