Salta l’accordo davanti al Prefetto, per gli 11 addetti alle pulizie comunali senza stipendio è ancora fumata nera. Continua così la mobilitazione a fronte dei mancati pagamenti e di una condizione dei lavoratori che risulta “non più tollerabile”.
La conciliazione tra le parti, sindacato Filcams Cgil, Coop 2001 e Comune di Sulmona, non trova la firma di Luigi Antonetti, il sindacalista che aveva presentato richiesta alla ditta di saldare l’importo del mese di agosto, settembre e metà quattordicesima, lascia il tavolo con un netto “no”, “le condizioni non soddisfano” un ennesimo scoglio da sormontare che vedrà come già anticipato da Antonetti tutte le azioni e le sedi opportune per tutelare “un diritto sacrosanto dei lavoratori” a fronte di quello che a quanto pare sarebbe “un errore, una mancanza” che ha generato un impasse nei pagamenti, lavoratori sul piede di guerra, già vessati dalla riduzione dell’orario di lavoro da 24 a 12 ore e in alcuni casi a 7 ore settimanali.
L’azienda dal canto suo demanda il disagio al Comune di Sulmona che non avrebbe saldato le fatture dal marzo scorso, la Coop 2001 insomma non è in grado di pagare.
Un cane che nei fatti si morde la coda perché se da un lato la ditta come spiega Antonetti accusa Palazzo San Francesco a cui ha già indirizzato diffida, dal Comune, in seduta, spiegano che ci sarebbero stati errori in fase di fatturazione da parte della azienda stessa, presentando quindi una contestazione.
A pagarne le spese restano loro, gli operai, che rimangono a bocca asciutta. Antonetti è pronto a impugnare la causa, sino alla Procura della Repubblica se necessario, dalla prossima settimana non appena arriverà la comunicazione di mancato saldo degli stipendi da arte della Coop 2001 e di impossibilità di pagamento, il sindacato proseguirà con l’azione, rivalersi sul committente, il mancato accordo insomma dà il via alla Cgil per procedere intraprendere l’iter e chiedere il saldo delle retribuzioni direttamente al Comune di Sulmona. L’attenzione resta alta così come la preoccupazione e la tensione degli 11 lavoratori di nuovo alle prese con diritti calpestati e conti in casa che non tornano.
A.S.
ad oggi nulla,risultati vicini allo zero,non e’ difficle da comprendere,con le dichiarazioni,gli annunci,le note non si ottiene nulla,anzi si perde tempo e denaro….con la Procura della Repubblica,Anac, Ragioneria Gen.dello Stato,Corte dei Conti,ecc… risposte certe,o quasi.
Quale e’l’impedimento?