Giorni contati per le attività dismesse in centro storico che presentano vetrine e saracinesche sporche, lasciate all’abbandono. I proprietari dei negozi sono avvisati, arriva l’invito ad adeguarsi ad un’immagine dignitosa e di igiene, insomma a ripristinare un decoro lungo le vie del corso.
A chiederlo l’assessore Cristian La Civita che spiega come “nella ripartenza di un commercio cittadino non si possa prescindere da un fattore estetico”, l’assessore sta predisponendo un’ordinanza da far firmare al sindaco Casini, con previsione di sanzione, nel caso in cui l’invito non dovesse essere raccolto. La Civita si augura che i proprietari delle botteghe comprendano il messaggio e provvedano fattivamente e in maniera celere, “Spero che basti la notizia e che i proprietari intervengano autonomamente” dunque ad ogni buon intenditore toccherà riappropriarsi di un senso civico e dare seguito alla richiesta del Comune, rendere igienicamente salubri ed esteticamente gradevoli le vetrine.
Dal Comune si confida nella risposta dei titolari in modo tale da non proseguire con l’ordinanza, proprio in questi giorni i vigili hanno stilato un report dettagliato di tutte le attività chiuse in centro storico che presentano segni di incuria, sporco, non una bella fotografia per la città e per le attività che invece sono lì accanto aperte. Dunque proprietari avvertiti, i negozi saranno soggetti a controllo e il rischio è una bella multa. Ai titolari però anche una buona notizia nel caso di nuovo affitto dei locali per loro ci sarà una riduzione della Tasi.
Un’operazione di decoro e spinta verso un’immagine da tutelare che si configura come “un altro tassello per il commercio e sul rilancio del centro” conclude La Civita.
Anna Spinosa
Stavo aspettando questo momento da tanto,spero che non ne debba aspettare altrettanto per vedere i locali in questione puliti o multati adeguatamente.
bene,questi politialtroni pretendono: efficienza,rapidita’,prontezza nell’attuazione ,rispetto delle Leggi ,regole, manutenzione,cura,decoro,pulizia,estetica,custodia ,conservazione,ecc,ecc dei beni di proprieta’ privata…giustissimo!( Nelle Democrazie evolute, in assenza dei propretari,e’ dovere della Pubblica Amministrazione,naturalmente il rimborso del quanto,per i furbetti scatta la confisca)… i Cittadini pagano anticipatamente( tasse )per servizi non erogati,fruibilita’ e diritti solo sulla carta,sospese le garanzie, caos, azzeramento della produttivita’,operosita’,attivita’,ecc nella pubblica amministrazione,di certo solo inefficienza,inconcludenza,negligenza.(sotto gli occhi di tutti quanto accade)..quindi?
Le regole sono valide solo per i sudditi,non per il capo bastione,poi nelle Democrazie con Cittadini consapevoli del proprio potere,(doveri e diritti) non sarebbe tollerato,anzi inconcepibile…o no?
A quando Sig. Cristian La Civita, assessore, si provvederà da parte Vs. a far sparire quello scempio di impalcature dal Palazzo Pretorio, proprio nel cuore della Ns. beneamata Sulmona si da restituire alla città “un’immagine dignitosa e di igiene, insomma a ripristinare un decoro lungo le vie del corso”?
Invece per le insegne pubblicitarie di ristoranti che non esistono più?