Chi non ha mai subito il fascino di quelle enormi strutture dal colore rosso pompeiano, spesso abbandonate, silenziose, lasciate nel degrado e con ancora addosso i segni di un vissuto ormai andato. Per loro l’amaro declino di un destino segnato potrebbe subire una decisa sterzata, anche in Abruzzo.
C’è anche la casa cantoniera di Alfedena, infatti, tra i beni pubblici inutilizzati che ora lo Stato ha deciso di mettere a disposizione della progettualità turistica nell’ambito dell’iniziativa “Valore Paese-Cammini e Percorsi” che punta al recupero delle strutture abbandonate situate lungo i cammini religiosi da riutilizzare a scopi turistici, per farne baluardi del turismo lento e sostenibile.
Parte del piano strategico del Turismo 2017-2022 e del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, il progetto è finalizzato alla salvaguardia e al riuso del patrimonio tipico della tradizione locale (masserie, rifugi, piccole stazioni, case cantoniere, caselli idraulici) e del patrimonio culturale di pregio (monasteri, castelli, ville). Che si tratti di ostelli, piccoli hotel, punti ristoro o cicloofficina l’idea base del bando è quella di agevolare progetti turistici ad alto potenziale per il territorio.
Il bando prevede l’assegnazione in tutta Italia di circa 103 immobili, per l’Abruzzo 2, oltre ad Alfedena c’è la casa cantoniera di Vascapenta a L’Aquila, entrambe di proprietà della Provincia dell’Aquila. I beni saranno messi a disposizione gratuitamente (seguendo il criterio dell’offerta più vantaggiosa) per 9 anni (prorogabili per altri 9) ad imprese, cooperative ed associazioni con un occhio di riguardo per quelle formate prevalentemente da under 40.
Il termine di scadenza del bando è l’11 dicembre alle 12, per informazioni francesca.graziani@agenziademanio.it
S.P.
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