Piazza “privata” a Raiano: il Comune deve riacquisire l’area

“Lo stavano dicendo in piazza”, modo di dire tipico, specie in Abruzzo, quasi a voler simboleggiare l’essenza di spazio pubblico rappresentato proprio dalle piazze di paese. Luogo di tutti e per tutti: dall’aristocratico al popolano. La piazza o piazzetta è simbolo di unità e condivisione allo stesso tempo. A Raiano, invece, per la Piazzetta di Sant’Antonio è stato presentato un progetto di recinzione dell’area. Un’idea non del Comune, ma dei proprietari dell’area che, attraverso gli atti notarili, hanno dimostrato che di fatto quella è una proprietà privata e non del Comune.

Una storia bizzarra, confermata però dalle carte. Poco importa se circa 40 anni fa lo stesso Comune raianese fece dei lavori nella stessa Piazzetta. “La nostra volontà è chiara – spiega il sindaco Marco Moca – vogliamo acquisire l’area e unirla al patrimonio pubblico”. Tant’è che un paio di settimane fa l’Amministrazione ha avviato le procedure per l’acquisizione del luogo.

“Abbiamo iniziato dialoghi con i proprietari – ha proseguito Moca – la nostra proposta è stata formalizzata. Attendiamo la loro risposta e un’eventuale controfferta che se dovesse essere positiva per l’intera comunità raianese accetteremo”. Intanto il circolo del Pd di Raiano ha colto la palla al balzo per chiedere all’Amministrazione delucidazioni. “Come è stato possibile – scrivono i democratici – che un bene pubblico così prezioso sia stato concesso a dei privati?”.

Secondo il Pd raianese trova applicazione giurisprudenziale l’accessione invertita ipotesi della occupazione acquisitiva, ossia quando la pubblica amministrazione occupa “sine titulo” terreni privati, determinandone la radicale trasformazione con irreversibile trasformazione della destinazione, al fine della costruzione di un’opera di pubblico interesse.

2 Commenti su "Piazza “privata” a Raiano: il Comune deve riacquisire l’area"

  1. Guidobaldo Maria Riccardelli | 7 Aprile 2022 at 22:32 | Rispondi

    Il PCI-PDS-DS-PD ha governato Raiano quasi ininterrottamente dal 1972 al 2010 (unica discontinuità l’amministrazione Pipponzi, periodo 1993-1997) e le menti illuminate di tale parte politica non si sono accorte di nulla? Invece di fare le supercazzole per dare addosso all’attuale amministrazione, spieghino ai cittadini quei 38 anni (50 tondi se arriviamo ai giorni nostri) di letargo. Lo spieghino, soprattutto, ai loro elettori.

  2. Ragioniere Fantozzi | 8 Aprile 2022 at 01:33 | Rispondi

    Guidobà ti abbiamo riconosciuto 😜😎

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