Definire le sorti delle sedi territoriali di Sulmona, Penne e dell’ex colonia “Rosa Maltoni” di Giulianova. Con questo obiettivo ieri il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e il direttore del Dipartimento risorse e organizzazione Fabrizio Bernardini, hanno incontrato a Roma il Presidente dell’Inps Tito Boeri, affiancato dal dirigente della direzione Patrimonio e Archivi Giorgio Fiorino.
Dall’incontro romano non è venuto fuori niente di nuovo sul fronte dei servizi se non la garanzia che, almeno per il momento, nella sede sulmonese la situazione rimarrà la stessa. Ciò che sta accadendo, se si vuole chiamarlo “declassamento”, ma è ancora troppo presto per parlarne, è “In linea con quanto si sta facendo in tutta Italia- come si legge nella nota-, accentramento delle produzione e decentramento dei servizi. La Regione Abruzzo- aggiunge D’Alfonso- si è impegnata a individuare una sede idonea che permetta all’Inps di risparmiare risorse sugli affitti, consentendo di mantenere il livello di servizi offerti”.
E’ questa la vera novità. Tra i problemi dell’Inps c’è principalmente quello del taglio alle spese, comprese quelle di gestione degli stabili, Sulmona rientra tra queste. A chiarire a Il Germe il dubbio, almeno in parte, è lo stesso Berardinetti: “Se ci sono immobili pubblici non utilizzati la Regione potrebbe metterli a disposizione- spiega il responsabile-. A breve ci sarà l’apertura di un tavolo in cui coinvolgere tutti gli enti, principalmente Comune e Regione” per fare una cernita dei locali possibili.
Insomma, l’Inps cerca di tagliare più che può, soprattutto lì dove le utenze non sono abbastanza da giustificare determinate spese e, si sa, la Valle Peligna in quanto a numeri scarseggia un pò in tutti i settori con le conseguenti ed assurde depenalizzazioni. Non si capisce bene quale soluzioni vorrebbe trovare il presidente visto che lo stabile di Sulmona è di proprietà dell’Inps. L’idea che l’istituto sta percorrendo autonomamente è quella di mettere in affitto alcune aree della struttura, così come sta accadendo in fondo con l’Apc per la quale si attende ancora la riapertura.
Simona Pace
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