L’arte del possibile viene definita e non c’è timore di smentita a guardare la conferenza stampa con cui questa mattina i vertici, locali, provinciali e regionali, di Fratelli d’Italia hanno accolto l’ingresso nel partito e nel gruppo consiliare al Comune di Sulmona di Salvatore Zavarella, uomo di punta del gruppo dei gerosolimiani, il più votato nelle ultime amministrative.
Per lui, quello del tesseramento nel partito della Meloni, è “un ricollocamento naturale dopo la parentesi civica – dice Zavarella – vengo da una storia di centrodestra e qui sono tornato”.
“L’esperienza del progetto gerosolimiano basato su rapporti di amicizia è finita – continua – e con me porto il gruppo che mi ha sostenuto alle amministrative. Ho condiviso con la lista Fare Sulmona la scelta, molti sono con me, forse non tutti, ma vedremo di portare in FdI quanti più sostenitori possibile”. Il passaggio non sarà però così automatico, perché il serbatoio di voti più importante sembra non aver condiviso la scelta dell’ex.
In politica, d’altronde, è possibile anche che l’esperienza politico-amministrativa dei gerosolimiani, venga prima legittimata con accordi sulle partecipate (come ha fatto nel caso del Cogesa il sindaco dell’Aquila e coordinatore provinciale di FdI Pierluigi Biondi) e poi dagli stessi ridotta a “civismo pendolare” per usare le parole dello stesso Biondi. Così come è possibile che il candidato sindaco e capogruppo Vittorio Masci, che dal partito aveva preso le distanze proprio per la vicenda del Cogesa e che aveva incentrato la sua campagna elettorale contro quella politica definita clientelare, apra le braccia e aiuti a srotolare il tappeto rosso a colui che è sempre stato “il braccio armato” di Gerosolimo.
Secondo l’assessore regionale Liris, però, questo fa parte della “normalizzazione – usa proprio questo termine – per un partito che deve allargarsi ed essere inclusivo, recuperando anche altri attori, a partire da Elisabetta Bianchi”. Parole, queste ultime, a dire il vero, che non provocano gli appalusi con cui viene accolto Zavarella, “punto di partenza – aggiunge il regionale Etel Sigismondi – della costruzione di un’alternativa alla guida della città”.
La campagna acquisti, probabilmente, non è finita e non pescherà solo tra i gerosolimiani, con l’evidente ambiguità della posizione di Maurizio Proietti in odore di tesseramento, consigliere di maggioranza di centrosinistra al Comune e di centrodestra alla Provincia.
Gerosolimo esce indubbiamente indebolito da questa transumanza: in sala ci sono anche i sindaci di Roccacasale e Raiano, c’è l’ex di Pacentro Caparso. Ma è anche vero che l’ex assessore regionale è un politico di razza: tutto è possibile, insomma.
A mio parere ormai questa nn è più politica da intendersi come qualche tempo fa …si faceva parte di una cordata in cui si condividevano valori e visioni , non funziona più così , ora bisogna riuscire a piazzare più pedine possibili a destra e sinistra ! Mi dispiace dirlo ma gli unici a mantenere un minimo di valori e dignità politica , nonostante i mille sbagli fatti , sono ancora è solo i 5 stelle !
C’è chi nasce tondo e c’è chi nasce quadro
affaristi che si permettono di usare la parola “politica”…per loro è tutto possibile,morale ,etica ,parola,dignità = O
quindi da questi,nn ci possiamo aspettare nulla di buono..solo inciuci..per il loro tornaconto..
Pseudo geometra che voleva diventare dirigente che ha fatto il finto giardiniere! Ma alla Meloni glielo avete detto??
avete scritto bene, TRANSUMANZA, questi pseudopolitici non sono altro che pecore, pecoroni e CAPRE!
Zavarella? Chi è costui?