Era evaso più da casa che dagli arresti domiciliari, “scappato” dalla convivenza, evidentemente non diventata più piacevole, con la compagna: così Davide Tullio, 42 anni di Raiano ma domiciliato a Sulmona dove viveva con una donna, si è presentato al commissariato di polizia chiedendo di essere arrestato. “Sono evaso – ha detto – portatemi in carcere”. Una evasione, però, che non era certo finalizzata alla fuga, perché l’uomo si è presentato spontaneamente in commissariato. Il magistrato ha così deciso semplicemente di trasferirlo: Tullio resta ai domiciliari, ma a casa dei genitori a Raiano: qui dovrà scontare la pena residua di 6 mesi per i delitti di lesioni pluriaggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
Finisce invece direttamente dietro le sbarre del carcere di Lanciano Robertino Spinelli, 22enne di Sulmona, nei confronti del quale la polizia ha proceduto all’esecuzione di misure restrittive della libertà personale. Arrestato in ottemperanza di un ordine di esecuzione, emesso dalla procura generale della Repubblica, presso la Corte di Appello di L’Aquila. Il giovane doveva scontare la pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione, per i reati di lesioni personali dolose pluriaggravate e danneggiamento. La condanna è stata determinata a seguito delle indagini svolte dagli agenti della polizia di Sulmona, per fatti accaduti nel mese di marzo 2017.
Commenta per primo! "Vita di coppia stressante, “evade” dai domiciliari: “Arrestatemi”"