Sanità, 50 milioni per la digitalizzazione

Sanità abruzzese verso la digitalizzazione, con potenziamento di telemedicina e teleassistenza. E’ l’obiettivo del piano strategico digitale della sanità, approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessora alla Salute, Nicoletta Verì. Un programma che prevede l’investimento complessivo di circa 50 milioni di euro, finanziati con fondi propri e con quelli messi a disposizione del Pnrr, per delineare un piano organico di interventi sulla digitalizzazione della sanità abruzzese. L’iter per l’avvio del processo generale di digitalizzazione, prevede un arco temporale triennale. Saranno individuate le finalità specifiche su cui concentrarsi, quali servizi on line al cittadino, sistemi per la gestione dei percorsi di cura, cartelle cliniche informatizzate e relative priorità. Il  provvedimento, conferma l’orientamento del governo regionale a indirizzare le attività delle Asl, ma anche della stessa Regione, con atti di programmazione definiti. “Un lavoro – afferma  l’assessora Nicoletta Verì– che porteremo avanti insieme ai direttori generali delle Asl e al direttore del dipartimento regionale sanità, così da promuovere e favorire la rapida esecuzione di tutte le possibili soluzioni tecnologiche da apportare al nostro sistema sanitario”. La programmazione approvata in giunta fissa le risorse da destinare all’innovazione e alla digitalizzazione, aggregandole a quelle previste per il Pnrr, garantendo l’applicazione uniforme di ogni iniziativa su tutte le strutture assistenziali del territorio. “Un metodo che permetterà di garantire una concreta tempistica per la realizzazione degli interventi, alcuni dei quali sono nel frattempo comunque già stati avviati- continua Verì-  a partire dai servizi on line per la scelta e revoca del medico e del pediatra di libera scelta, alcune prenotazioni Cup e il potenziamento del fascicolo sanitario elettronico, attualmente disponibile sul sistema Tessera Sanitaria”. Il piano permetterà di potenziare la telemedicina e la teleassistenza, istituire le numerazioni uniche (116117 e 112) e favorire l’accesso dei pazienti a prestazioni e informazioni, così da tracciare più correttamente i dati per favorire le decisioni in materia di politica sanitaria e garantire l’impiego di soluzioni semplici ed immediate, tese a migliorare l’erogazione dei servizi in favore delle esigenze di trasparenza e rapidità di accesso, sicurezza delle cure e promozione della salute. “Era indispensabile – conclude l’assessora – procedere in modo sistematico, nella consapevolezza di aver ereditato una situazione complessa su questo fronte, con oltre un decennio di ritardi accumulati su quello che doveva essere un obiettivo strategico per favorire il progresso del nostro sistema sanitario regionale. Per questo abbiamo deciso di puntare su risorse e tempistiche certe, con elementi di chiarezza sulle singole aree di intervento in base a 5 principali principi guida: coinvolgimento attivo del paziente, sviluppo di una cultura del sistema sanitario regionale basata sui dati, Interoperabilità dei sistemi, sicurezza e privacy, scalabilità del sistema”.

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