Estorsione e usura in concorso, aggravati dalla metodologia mafiosa a danno di tre commercianti di Cellole e Baia Domizia, nel casertano. E’ iniziato nei giorni scorsi il processo nella Terza Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, a carico di Riccardo Di Rosa, 55 anni di Castel di Sangro, Maurizio Di Rosa, 37 anni di Sulmona, Achille Sauchella, 60 anni di Cellole, Giancarlo Alfiero, 57enne di Casal di Principe, Nicola Campanile, 52enne di Bacoli e Michele Casolare, 60enne di Quarto. I fatti sono relativi al periodo che va dal 2013 al 2016. L’inchiesta è partita dopo la denuncia di un imprenditore, assistito dall’avvocato Lorenzo Montecuollo. Il presidente del collegio, dopo la costituzione delle parti e l’ammissione delle prove, ha fissato la prossima udienza, tra circa due settimane per il conferimento dell’incarico al perito trascrittore, che avrà il compito di rielaborare il materiale frutto delle intercettazioni. Stando alla ricostruzione della procura, gli imputati avrebbero approfittando dello stato di indigenza delle vittime riscuotendo dal denaro prestato tassi definiti usurai, pari al 50% dell’importo richiesto, da corrispondere entro 30 giorni. Inoltre, sarebbe stata aggiunta una mora, per ogni mese di ritardo, pari a circa 2000 euro. In pratica, su un prestito di 2500 euro, sarebbe stata richiesta la somma di 5000 euro, raddoppiata in un mese. Per la riscossione, sarebbero stati messi in atto gesti intimidatori, quali pestaggi, minacce e avvertimento di raid incendiario dei locali di proprietà delle vittime.
Sconcertante …..
Che cosa strana.. da noi non succede .