Sul Concorso di canto lirico Maria Caniglia, arriva l’appello dell’assessore Andrea Gerosolimo al Presidente D’Alfonso.
Il Premio Caniglia che avrebbe dovuto alzare il suo sipario e aprire la XXIII edizione resta inchiodato, in stand-by, nessun intervento dalla Regione, per ora, che permetta alla kermesse di svolgersi seppur in ritardo.
Una lettera, in cui Gerosolimo chiede l’intervento diretto del presidente della Giunta regionale in ragione “dell’assoluto rilievo che il Concorso ha acquisito nel contesto di riferimento, per il respiro internazionale della manifestazione e per il prestigio consolidatosi nel corso degli anni”.
Nella missiva non manca però il “rammarico e vivo disappunto” per la mancata erogazione da parte dell’ente regionale di contributi per la realizzazione del Concorso internazionale, che a quanto riferisce sono dovute a questioni di carattere burocratico e non di merito, circostanza che spiega nella nota Gerosolimo, lo ha spinto a chiedere l’intervento diretto del presidente della Giunta regionale, “in ossequio ai dettami prescritti dalla normativa e dai regolamenti regionali vigenti,”.
“La mancata organizzazione del Premio – aggiunge – imponendo una inopinata e dolorosa soluzione di continuità ai commendevoli sforzi profusi dagli organizzatori da oltre trent’anni, penalizzerebbe in modo tangibile il nome e l’immagine della Città di Sulmona e dell’intera Regione”.
Un appello quello dell’assessore alle aeree interne “affinché le legittime prerogative del Concorso Internazionale Maria Caniglia possano trovare adeguato riscontro nei finanziamenti che la legislazione regionale riserva alle iniziative “motu proprio” del Presidente della Giunta regionale”.
A.D.F.
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