Raddoppiano i binari e si dimezzano i tempi di percorrenza. L’Abruzzo è pronto ad essere ancora più connesso con Roma grazie al raddoppio della linea ferroviaria che collega la capitale con Pescara. Un’opera che, oltre a velocizzare il collegamento, interessa anche migliaia di pendolari che quotidianamente percorrono centinaia di chilometri per raggiungere il posto di lavoro oppure di studio. Tra questi vi sono anche gli abitanti del Centro Abruzzo, i quali sono al momento tagliati praticamente fuori da Roma visto che il collegamento su gomma è ai minimi storici, e si attende di capire come si concluderà la proposta della “soluzione staffetta” con scalo ad Avezzano.
“Esprimo soddisfazione e grande speranza per la realizzazione di quest’opera: dopo decenni di marginalità, il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara diventa finalmente un progetto concreto”. Lo ha detto il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, partecipando questa mattina all’Aurum di Pescara alla conferenza stampa di presentazione del Dibattito Pubblico sul progetto di raddoppio della ferrovia Roma-Pescara per le tratte Interporto-Manoppello (I lotto) e Manoppello-Scafa (II lotto). “In questo percorso – ha aggiunto il presidente – non posso che ringraziare gli uffici regionali, il direttore del Dipartimento Trasporti, Emidio Primavera, che ha seguito con la Regione Lazio l’iter amministrativo terminato con il protocollo d’intesa con il Ministero delle infrastrutture, e la direttrice Barbara Morgante, che tra poche ore lascerà, tra l’altro, gli impegni regionali per tornare a lavorare nel privato. L’avvio del dibattito pubblico è il momento principale in cui tutti, dal singolo cittadino alle realtà associative e amministrazioni pubbliche possono e devono fare le loro proposte per migliorare il progetto. Mi auguro che quest’opera si faccia. Qui non ci saranno le cartelle del no. Queste prime decine di chilometri da Pescara fino a Scafa – ha spiegato Marsilio – sono la prima parte di un progetto complessivo che si svilupperà lungo tutti i 210 km della linea ferroviaria che permetteranno alla fine di questo percorso di avere una linea che da Roma a Pescara collegata in meno di due ore”.
Un collegamento che andrà veloce, ancor più delle perplessità innalzate dai comitati ambientali che hanno visto nella progettazione dell’opera un serio rischio per l’ecosistema e hanno sollevato alcune preoccupazioni riguardo il rischio idrogeologico.
“La Regione, come tutti gli altri enti e come ogni singolo cittadino può fare, farà appunto delle proposte che siano, però, tecnicamente supportate e che non siano fantasie che avrebbero come unico risultato quello di bloccare l’opera o di moltiplicarne i costi a livello tale da renderne impossibile la realizzazione. Vogliamo che i soldi stanziati e che abbiamo reperito, i progetti che siamo riusciti a far condividere e le priorità che abbiamo imposto al Governo nazionale, ministro delle Infrastrutture, a Rfi, vengano rispettate perché per troppi decenni l’Abruzzo non è stato una priorità nelle politiche nazionali. Noi abbiamo ottenuto questo importante risultato e l’Abruzzo è rientrato nei corridoi europei e sta entrando nelle priorità nazionali per il cosiddetto programma Italia Veloce. Quindi noi lavoreremo con lo spirito giusto per fare in modo che questa opera si faccia e si faccia bene. La stella polare – ha concluso Marsilio – è quella di ascoltare un milione di abruzzesi che hanno diritto di avere un treno veloce e un collegamento efficiente”. Alla conferenza stampa tra gli altri hanno partecipato il Sottosegretario alla Presidenza con delega ai trasporti Umberto D’Annuntiis, il commissario straordinario Vincenzo Macello e la coordinatrice del dibattito pubblico Iolanda Romano. E’ intervenuto, in videoconferenza, anche il ministro delle infrastrutture Enrico Giovannini, per sostenere l’importanza dell’opera pubblica.
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