L’arrivo in questi giorni delle bollette del gas dei mesi di novembre e dicembre ha fatto toccare con mano agli italiani il caro energia di cui si parla da mesi. La prima “botta” del bimestre settembre-ottobre aveva pesato, ma relativamente dato il clima tutto sommato clemente. Le misure adottate dal governo centrale e da quelli periferici, a partire dalla Regione, sono state insufficienti e, in alcuni casi come l’Abruzzo, sostiene il segretario regionale del Psi, Giovanni Padovani, inesistenti.
“È tempo di sostenere gli utenti con opportune misure anche di taglio locale verso le famiglie e verso le aziende maggiormente in difficoltà. Urge un intervento selettivo per sterilizzare quantomeno la quota relativa alle accise regionali, al fine di dare un reale segnale effettivo ed efficace di sostegno. Un primo piccolo aiuto, un segnale politico per aiutare i cittadini meno abbienti e le realtà produttive oggi impossibilitate a sostenere i rincari – commenta Padovani -. Ed invece niente. In Abruzzo la riduzione delle tasse è tema non urgente per il Presidente. Ancora una volta assistiamo alla totale contraddizione tra quello che la Regione dice e quello che la Regione fa. Il cavallo di battaglia della campagna elettorale di Marsilio, la riduzione delle tasse, si è azzoppato prima ancora di partire. Ebbene, dopo tutte le solenni promesse, il Presidente Marsilio non ridurrà agli abruzzesi né l’accisa sul gas naturale né le altre tasse di competenza regionale, aumentate a dismisura negli anni di commissariamento della Sanità e terminato nel lontano 2016. La legge di stabilità approvata dalla attuale maggioranza che s-governa la Regione prevede che del taglio delle tasse se ne riparlerà forse tra un anno o forse tra due, con buona pace del Programma che prevedeva come assoluta priorità la riduzione della pressione fiscale”.
Il caro energia !???…sono questioni geopolitiche purtroppo difficili da capire da chi non e’ del settore !
Solo le rinnovabili possono calmierare il prezzo….e gli idioti hanno pensato proprio di penalizzare quelle ! L’ennesimo favore alle immortali lobby delle fossili ….adesso useranno le tv da loro finanziate per convincerci al nucleare !
… il taglio delle tasse non si potrà mai fare finché ci saranno Amministratori locali e politici “ famelici “ e assetati di denaro pubblico con cui banchettare…
Quando si dice parlare a vanvera:
“ In Italia sulla bolletta pesa anche l’incentivo alle rinnovabili, che si aggiunge sopra il costo dell’energia propriamente detto. Oggi l’incentivo, pari a 3-3,5 centesimi al chilowattora, peggiora i costi del chilowattora, non li riduce. Si tratta di una dozzina di miliardi l’anno che i consumatori elettrici pagano a chi produce elettricità con il vento, il sole, l’acqua e così via. La voce più importante è il conto energia per il fotovoltaico.”
“Inoltre, considerato che l’incentivazione delle rinnovabili e la promozione dell’efficienza energetica in Italia vengono finanziati a valere sulle bollette dei consumatori di energia elettrica, l’Autorità ritiene che un modello efficiente di gestione di tali incentivi preveda che Governo e Parlamento fissino gli obiettivi quantitativi e temporali, distinti per ciascuna fonte, demandando all’Autorità la responsabilità di definire gli strumenti e le modalità per raggiungere questi obiettivi al minimo costo.
Fra le modalità per raggiungere gli obiettivi europei a costi il più contenuti possibili, l’Autorità propone di puntare su incentivi basati su meccanismi di mercato; di rafforzare la promozione dell’efficienza energetica e di favorire interventi per lo sviluppo delle reti, arginando la speculazione ed i problemi di saturazione reale e virtuale.”
( Fonte Arera: Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)