Un cartellone senza grandi nomi, ma cucito sulla città e i suoi luoghi. Per riprendersi gli spazi e dargli nuova vita: dal teatro Caniglia, al Piccolo di via Quatrario, dal foyer, alla Rotonda di San Francesco, fino ai musei che diventeranno location per laboratori ed eventi dedicati in particolare ai più piccoli ai quali è rivolto principalmente il cartellone natalizio.
La presentazione c’è stata questa mattina, con evidente e “inevitabile”, dicono sindaco e assessora, ritardo, dovuto da una parte all’incertezza dei fondi, dall’altra a quella della pandemia che, ancora oggi, lascia un punto interrogativo sul regolare svolgimento delle giornate programmate.
Dentro c’è teatro, proiezioni di corti all’aperto, visite ai murales, concerti (tra cui quello dei New Trolls), passeggiate letterarie e sui set cinematografici, danza e gli immancabili Babbo Natale che, però, non saranno solo lungo le vie del centro storico, ma raggiungeranno anche le zone residenziali come il parco di via Sallustio dove proprio ieri è stato inaugurato il presepe.
“Non abbiamo voluto fare mercatini perché ormai si fanno ovunque – ha spiegato l’assessora alla Cultura, Emanuela Ceccaroni – ma abbiamo puntato, a partire dalla veste grafica, sulle unicità che può proporre la nostra città, mettendo insieme le proposte delle associazioni culturali”.
Poco meno di 20mila euro la spesa complessiva, che si avvale del contributo della Camera di Commercio, dei fondi regionali intercettati dall’ufficio comunale in risposta ad un bando sulla promozione turistica e di quelli delle politiche giovanili, perché in fondo è soprattutto ai giovani che gli eventi sono rivolti.
Di seguito gli eventi nel dettaglio
Un cartellone rimediato “alla buona”, noioso è dir poco…! Assessora inizi a pensare a quello estivo… Soprattutto un po’ più dinamico e divertente!!!
Sulmona città della noia che barba come diceva qualcuno!!
“Mercatini ormai li fanno ovunque”? Anche concerti natalizi , villaggio di Babbo Natale e compagnia bella … forse la scarsità delle iniziative e dei fondi non ha reso possibile altro.
Oltre ai bambini e alle famiglie bisognerebbe pensare anche ai giovani.
Dato che di loro ci si lamenta quando la movida crea disturbo e sporcizia in città.
L’offerta che a questi è riservata è scarsa se non nulla. Riflessioni di un fuori sede…
“non abbiamo voluto fare mercatini perché ormai li fanno ovunque” è una battuta??? In effetti l’unica città a non avere la bellezza dei mercatini è proprio Sulmona, ma è la città a perderci e non certo gli artigiani dei mercatini, che se ne vanno allegramente altrove, dove vengono apprezzati per le loro attività