Aree Interne, 15 proposte di rilancio. Giovane pratolano tra i 400 partecipanti al progetto

Combattere lo spopolamento, dare nuova linfa vitale alla periferia e ripristinare l’offerta dei servizi fondamentali. Sono questi alcuni punti cardine che si trovano alla base delle 15 proposte di “Officina giovani Aree Interne” per il futuro, appunto, delle aree interne. Un progetto redatto grazie all’aiuto di 400 giovani provenienti da tutta Italia, tra i quali figura anche Mario Puglielli, 26enne di Pratola Peligna che ha contribuito all’elaborazione del programma.

“La scorsa estate ho partecipato a questo progetto indetto e coordinato da Riabitare l’Italia – spiega Puglielli -, finalizzato a redigere delle proposte da presentare al ministero per il Sud e alle Regioni. Sono state coinvolte diverse associazioni, tra cui Officina Giovani, Università e ragazzi che vivono nelle aree interne, per un totale di 400 persone. In queste tre giornate di studio ci sono state sottoposte delle tematiche che abbiamo approfondito per rilanciare le aree interne come l’ambiente, l’istruzione la digitalizzazione o le infrastrutture. Da qui è nato questo documento con 15 proposte per rilanciare le aree interne, finalizzate a far restare i ragazzi sul territorio”.

Insomma, a dover farsi carico di questa mission è la generazione under 40, quella nata troppo lontana dal boom economico e, allo stesso tempo, troppo vicina alle soglie della crisi del lavoro che attanaglia l’Italia e in particolar modo le aree interne. “Per aree interne – prosegue Puglielli – s’intendono anche quelle province o zone non particolarmente collegate con i grandi centri che offrono ai giovani meno opportunità lavorative e professionali”. Ognuno dei 15 punti del programma parte da un problema individuato e da dover risolvere. Il primo, ad esempio, riguarda la mancanza di cultura della collaborazione e partecipazione data da anni di rassegnazione, invecchiamento della popolazione, esodo dei giovani, allontanamento di questi ultimi dalla politica e permanenza di una classe dirigente impreparata a cogliere le sfide del futuro. Da questo spunto nasce poi la proposta per trovare una soluzione, che in questo caso sarebbe quella di favorire la cultura della partecipazione attraverso il riconoscimento di ruoli professionali e l’attivazione di percorsi formativi sui processi partecipativi. A sostegno di ogni soluzione ci sono poi gli strumenti da utilizzare e mettere in campo per intervenire sul problema.

Un vero vademecum su come affrontare il decadimento di zone dell’Italia che, anche grazie allo sviluppo ad esempio dello smartworking, potrebbero essere rilanciate. Resta il fatto che i 15 punti di Officina Giovani (che potete trovare qui) sono il tentativo fatto dai giovani per i giovani al fine di salvare loro stessi e quei territori che il mondo interconnesso delle metropoli ha lasciato da parte condannandoli al decadimento.

Intanto è recente la notizia dell’erogazione del 40% dei fondi della legga di Stabilità per il progetto dell’Area Interna “Gran Sasso-Valle Subequana”, finalmente arrivato alla fase operativa. La prima erogazione, del fondo complessivo di 7.520.000 euro, è pari a 1.504.000 euro. Il fondo della legge di Stabilità consentirà nei 24 comuni dell’area (Acciano, Calascio, Capestrano, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castel del Monte, Castel di Ieri, Castelvecchio Calvisio, Castelvecchio Subequo, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Gagliano Aterno, Goriano Sicoli, Molina Aterno, Navelli, Ofena, Prata d’Ansidonia, San Benedetto in Perillis, San Pio delle Camere, Santo Stefano di Sessanio, Secinaro, Tione degli Abruzzi, Villa Santa Lucia degli Abruzzi) di sviluppare la strategia progettuale negli ambiti Istruzione, Servizi Socio-Sanitari, Mobilità, Associazionismo.

Verranno realizzati 8 progetti relativi al settore Istruzione ( € 1.050.000,00); 4 progetti  relativi all’ambito Sanità-Sociale (€ 1.240.000,00), 3 progetti inerenti la Mobilità Sostenibile (€ 1.100.000,00), 1 progetto per rafforzare i servizi associati (€ 185.000,00).  Nel frattempo si stanno attivando anche i fondi stanziati dalla Regione Abruzzo tramite il PSR (per 600.000 euro) per i quali il soggetto attuatore, il GAL “Gran Sasso-Velino”, ha già avviato la pubblicazione di alcuni Bandi. A breve verranno attivate le risorse regionali del Fondo Sociale Europeo  (€ 1.150.000,00) a beneficio delle imprese e nei prossimi mesi le risorse  del Fondo Sviluppo e Coesione relative al Turismo. In particolare verranno attivati interventi finalizzati a dotare le scuole dell’area di aule polifunzionali (per cinema, teatro, musica, ecc.), laboratori professionalizzanti collegati alle vocazioni territoriali, nuove e moderne infrastrutture tecnologiche.  Grazie al progetto i presidi sanitari dell’area verranno dotati di nuove attrezzature, cospicue risorse saranno assegnate alla telemedicina, all’integrazione tra sanità e sociale. Verranno attivate nuove forme di mobilità, promuovendo il trasporto a chiamata,  servizi di bike sharing presso comuni e presso le stazioni, e implementando un sistema di gestione informatizzato del sistema della mobilità tramite centrale unica prenotazione con numero dedicato e applicazione per smartphone. Saranno acquistati mezzi di trasporto per facilitare lo spostamento dell’utenza “fragile, soprattutto anziani e per gli studenti. Ulteriori interventi riguarderanno la Protezione Civile. 

Il sindaco di Molina Aterno, Luigi Fasciani, referente dei 24 Comuni, si è detto convinto che il progetto Aree Interne sarà foriero di ulteriori finanziamenti per l’intera Area Interna, come dimostra il recente provvedimento relativo alle strade, che gestirà la provincia dell’Aquila, che ci ha assegnato  2.970.000 euro, di cui 198.000 euro per l’annualità 2021. “Gli interventi previsti dalla strategia “Aree Interne – commenta Fasciani –  strettamente integrati, contribuiranno al  ripopolamento dei tanti borghi  della nostra Area agendo sui servizi essenziali e a favorire nuove opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani».

4 Commenti su "Aree Interne, 15 proposte di rilancio. Giovane pratolano tra i 400 partecipanti al progetto"

  1. Solita minestra | 2 Dicembre 2021 at 06:14 | Rispondi

    Mah

  2. Associazione per la coesione sostenibile COE.SO. | 2 Dicembre 2021 at 08:52 | Rispondi

    C’è un pianeta chiamato “Aree Interne” di cui siamo parte ed a cui teniamo molto. Come Associazione, non rinunceremo mai ad osservare l’impegno già promosso da altri attori che lavorano ad ogni possibile atto concreto, in specie quando connotato da assunti di consapevolezza: “Frequentemente – anche se non sempre – le aree interne sono bloccate in trappole della marginalità, attivate dal conservatorismo delle popolazioni locali. La cooperazione e l’azione collettiva sono ostacolate da forme di individualismo proprietario che bloccano l’elaborazione di mete comuni: il privatismo (De Leonardis 1996; 1997) non è solo una caratteristica delle società urbane.” – https://iris.unito.it/retrieve/handle/2318/1575261/170501/aree_interne_BARBERA.pdf). Lodando l’impegno del giovane protagonista di Pratola Peligna, ci poniamo come Associazione un punto di domanda: quanto ci riguarda uno dei 15 punti esposti nel testo, quello che dice: ….permanenza di una classe dirigente impreparata a cogliere le sfide del futuro ?. Come sempre, confermiamo pronta e piena disponibilità alla collaborazione per una concreta coesione di tutte le forze in campo.

  3. … siamo diventati il paese della supercazzola permanente… con scappellamento quasi sempre a sinistra, ma spesso e volentieri anche a destra…

  4. Se tutto deve avere uno scopo, vi sono certamente quaggiù alcune esistenze di cui il fine e l’utilità rimangono inesplicabili.
    Honoré de Balzac, Il curato di Tours, 1832

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