A sbloccare lo stallo è stata Sbic (Sulmona Bene in Comune) che ieri sul tavolo della coalizione ha rimesso le deleghe dell’assessora neo nominata Catia Di Nisio. Un segnale soprattutto per spiegare agli alleati che così non va, né può andare. Che sulle poltrone non ha senso litigare. Così come accaduto sulla presidenza del consiglio.
Era il gesto atteso, per una volontà che, in realtà, era negli animi di tutti e in particolare del gruppo del Pd e di quelli di Libera e Forte che, però, cercavano una scusa per uscire in modo almeno dignitoso dal muro contro muro.
Alla rinuncia di Sbic è seguita quella di Proietti prima e della Nannarone poi (i due candidati alla presidenza): si è aperta così la “terza via”, ovvero la designazione di Cristiano Gerosolimo, consigliere del Pd che oggi sarà votato dalla maggioranza all’unanimità sullo scranno della presidenza.
Problema risolto? Non proprio. Perché all’interno della maggioranza resta da trovare il metodo. Una strada potrebbe essere quella – proposta e promessa ieri – dell’istituzione di un tavolo politico, una cabina di regia insomma, dove siedano i capigruppo, e nella quale condividere scelte, tempi e agenda dell’azione amministrativa.
Sempre però che si superi la ferita aperta dalla diatriba per la presidenza, perché, nei fatti, le ragioni del “no” alla Nannarone – ovvero l’eccessivo peso del Pd con vice sindaco e presidente del consiglio – sono rimaste politicamente le stesse, perché sempre uno del Pd andrà alla presidenza.
E allora forse il problema era la Nannarone e non il Pd, il che dovrebbe porre una questione – sia essa personale, sia essa politica – che comunque va risolta.
Anche perché la Nannarone, che le carte e la capacità per svolgere il ruolo di presidente le aveva tutte, non è una che in Liberamente Sulmona c’è finita per caso. E’ stata anzi tra le fondatrici della coalizione, colei che ha tenuto insieme la complessa tela da destra a sinistra, che ha voluto l’accordo con i 5 Stelle. Ed è la presidente del circolo, nonché membro della segreteria regionale, portavoce provinciale, membro nazionale del Forum contro le mafie. E’ una, soprattutto, che negli ultimi due anni ha alzato la voce, beccandosi denunce e linciaggi mediatici da chi poi alle urne è stato umiliato. La sua politica, ritenuta per alcuni troppo aggressiva, ha pagato. Ma “solo” alle urne.
Già mi sto a pentire della scelta fatta
Assistiamo al solito triste spettacolo… anche se cambiano i suonatori la musica è sempre la stessa a prescindere dal colore delle magliette indossate.
Nella mente umana si scatenano sempre i soliti sentimenti di ambizione personale, visibilità, notorietà, immagine e …
Una volta trovata la quadra Sulmona ripartirà alla grande ….e’ finito il tempo degli assessori che giravano a ruota! Meglio così che si chiariscono e confrontano prima ! Ai nostalgici dell’epoca precedente consiglio di contare il numero degli assessori avuti…..se ci riescono
Regis ad exemplum totus componitur orbis(il regno si adegua al volere del re).