Sulla seconda fase dello stato di agitazione del personale dirigente e del comparto della Asl di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, arriva l’attesa nuova: la convocazione del Prefetto dell’Aquila, per il giorno 13 settembre alle ore 10,00, “per l’espletamento del tentativo di conciliazione”
La Cgil da mesi denuncia la grave la carenza di personale in tutta la Asl, da un recente studio sugli atti aziendali, emergerebbero criticità su tutte le figure professionali ed in particolare risultano scoperture, rispetto alla dotazione organica prevista. Numeri alla mano 156 posti di Dirigente Medico che equivalgono al 20,05% del fabbisogno; il 47,06% di Dirigenti Farmacisti; il 40% di Dirigenti Medici/Direttori (primari); il 48% di Infermieri Professionali Esperti; il 33,33% di Ostetriche; il 32% di assistenti amministrativi. A questi si aggiunga altresì la carenza di 82 infermieri professionali.
Sul personale turnista, la stessa Asl, riconosce un’esigenza ulteriore di personale pari a 277 unità rispetto alle previsioni di fabbisogno formalizzate con la dotazione organica, elaborata dalla Asl nel 2014 in data antecedente alla legge che disciplina l’orario di lavoro ed i riposi obbligatori.
A tutto questo si aggiunga l’ulteriore taglio per l’anno 2017 per il blocco del turnover all’80 per cento di circa 100 unità lavorative per una riduzione del costo del personale stimato dalla Asl in 1,7 milioni di euro ma che potrebbe raggiungere i 2,2 milioni di euro e i mancati rinnovi del personale precario.
Disposizioni aziendali che come ricordano Francesco Marrelli, Anthony Pasqualone e Angela Ciccone sono conseguenze della programmazione economica effettuata dalla Regione Abruzzo che comporta un taglio al costo del personale di circa 5,5 milioni di euro. I sindacalisti tornano a ribadire la necessità che la Regione Abruzzo predisponga tutti gli atti necessari a determinare l’effettivo fabbisogno di personale al fine di consentire l’assunzione di nuovo personale e la stabilizzazione del personale precario.
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