“Cari amici” inizia così il messaggio che oggi Andrea Gerosolimo ha inviato ai suoi 112 candidati per annunciare che lui si ritira dalla battaglia elettorale. Come avevamo anticipato noi al Germe e che in molti ipotizzavano essere pura fantasia, il candidato dei civici ha tirato i remi in barca dopo che oggi il centrodestra ha formalizzato il due di picche alla sua proposta di accordo.
“Il dato sui voti disgiunti ha severamente punito il sottoscritto, nonostante una campagna elettorale dove credo di aver dato tutto, anima e cuore – scrive Gerosolimo -. Probabilmente i nostri avversari sono stati bravi a far passare il messaggio peggiore su di me ed io non sono riuscito a convincere i cittadini del contrario. Vi assicuro, che in queste condizioni, il ballottaggio diventerebbe uno stillicidio su tutti voi ed ancor di più su di me”. “La mia campagna elettorale finisce qui” aggiunge poi su un post su Facebook rivolto ai cittadini.
Si ritira Gerosolimo, anche se giuridicamente non può, segnando in questo un precedente probabilmente assoluto; che certo non si ricorda a Sulmona e in Abruzzo.
“Inoltre ci sono oggettivi problemi di altro genere che non consentono di costruire una campagna all’altezza delle aspettative. Alla luce di ciò, credetemi anche per una questione di orgoglio e per salvaguardare la mia dignità – continua -, sono intenzionato a riconoscere il mio avversario Gianfranco Di Piero come vincitore di questa competizione elettorale”.
A nulla sono serviti insomma gli incoraggiamenti dei Socialisti e quelli di alcuni suoi supporters: davanti ad una sconfitta umiliante Gerosolimo ha deciso di non tagliarsi la faccia, con la speranza di poter tenere socchiusa la porta del centrosinistra magari lasciata dal suo “guru” Luciano D’Alfonso. Anche se Liberamente Sulmona non ha alcuna intenzione di fare prigionieri e accordi.
“Arriva un momento in cui bisogna accettare la realtà per quella che è. Gli elettori sono stati chiari nell’attribuirci il ruolo dell’opposizione – continua Gerosolimo -. Sono stanco, deluso ed amareggiato da tutto ciò che è stato detto sulla mia persona e non sono più disponibile ad essere inutilmente bersaglio per i prossimi 7 giorni di questa vergognosa campagna di odio. Vi chiedo scusa perché so che volevate continuare a combattere ma nel contempo vi chiedo comprensione non per l’Andrea politico ma per l’Andrea uomo”.
“Per quanto mi riguarda il progetto del civismo, per il quale mi batto da dieci anni – continua -, andrà avanti perché fortunatamente in provincia dell’Aquila e sul resto della regione abbiamo tanti Sindaci ed amministratori che ne fanno parte”. Ma non è difficile immaginare che presto anche le fasce tricolore cominceranno a prendere le distanze.
Gerosolimo riparte dai banchi dell’opposizione, senza neanche tentare il duello con Di Piero.
Come diceva Alessandro Manzoni… a proposito del coraggio.
Mamme me
Senza commenti
Razzel i mantil e vattene a Prezza Vile .. ma le tue malefatte le pagherai comunque ..
Offese gratuite.
Ma quindi il ballottaggio non si terrà, o tecnicamente dovrà svolgersi per forza? Non ricordo nulla di simile.
Comunque bisogna andare a votare in massa per Di Piero. Non si deve smobilitare, ad evitare colpi di coda.
E chi ti crede!!???
Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Il furbetto del quartierino è rimasto vittima del suo torbido modo di fare politica dimenticando che prima o poi i nodi vengono al pettine e la verità emerge in tutto il suo splendore. Questa volta non l’ha data a bere ai sulmonesi che per fortuna iniziano a non credere più ai falsi profeti ed ai venditori di fumo.
Strano? Qualcosa c’è sotto.. ? si deve dare atto a Masci di aver dato onore alla coalizione di centrodestra per aver evitato il sostegno a Gerosolimo al ballottaggio. Si deve andare a votare Di Piero. Comunque
Risposta sbagliata.
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La città, gli elettori, i votanti, la campagna elettorale,
hanno preso una certa piega per delle ragioni ben precise.
Non è in atto alcuna lotta, aggressione, campagna mediatica.
Non è in atto alcun linciaggio.
Non c’è stata alcuna battaglia diretta alla persona.
Nessuna persecuzione.
Nessun odio.
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Certo che metterla così adesso fa comodo, è una precisa scelta strategica va bene,
è anche un modo per difendersi.
Ma non è corretto dire che si è fatta una campagna contro, che si è linciato mediaticamente qualcuno,
che si è giocato tutto sulla lotta contro l’uomo.
Io sono il primo a dire che le dicerie, le malelingue, le basse dinamiche di questo paese spesso la fanno da padrone.
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Ma in questo caso, sarebbe più utile farsi due domande.
Cosa ha causato tutto ciò?
Non è che alla fine è emerso che un certo modo di fare non paga?
Non è che si è riflettuto
su cosa rappresenti davvero una figura politica, quali e quanti ideali porti, soprattutto che competenze e capacità possieda?
È probabile che il risultato delle urne altro non sia che la considerazione finale che questa città ha fatto dei suoi rappresentanti.
Nessun campagna mirata di odio, solo la libertà finalmente di dire attraverso il voto qualcosa che in fondo si è sempre percepito.
Al netto delle spese, si fa un calcolo medio di ciò che si è fatto, detto, promesso, di come lo si è fatto, di cosa si riesce ad esporre nei discorsi e nelle parole, sui contenuti, sui modi di essere e di apparire, sulle alleanze.
È questa città ha capito.
Ha capito benissimo.
Così ha espresso una sua idea mediante il voto.
Che ricordiamolo, non è che sia stato così penalizzante, anzi tutto sommato siamo là, solo che forse qualcuno non se lo aspettava.
Vincere vincere vincere eppure per vincere ci vuole una capacità che va trasmessa,
che va fatta capire,
anche con le promesse giuste, quelle sane, non quelle della vecchia politica.
Il nuovo non sarà mai nuovo forse, ma qualche vecchio è più nuovo di altri, e non è un discorso anagrafico.
Le schiere di scudieri cavalieri e colonnelli si sentiranno spaesati, si sentiranno orfani adesso.
E cosa racconteranno a quelli a cui hanno chiesto i voti, quando non avranno neanche la forza politica di fare le cose che hanno promesso, dai banchi dell’opposizione?
La tracotanza di alcuni è stata livellata.
Che sia buona occasione di ripartenza.
Ad maiora
Complimenti,magari non per la coincisione,ma sicuramente per il contenuto e per la proprietà di linguaggio.
Andrea hai fatto un bel commento, ci può STARE. Un
commento da maestro esperto della politica. Però, stando al di fuori delle parti, voglio ricordare un po’ a tutti che a Sulmona siete stati capaci di far eleggere personaggi tipo Sabatino Aracu, Paola Pelino, Maurizio Scelli, a discapito di politici Sulmonesi di un certo livello, tipo Franco La Civita, Pizzola ecc.. Dimenticate presto voi Sulmontini lo fregio politico e personale, interpretato nei confronti di La Civita e Pizzola, per via degli scandali alla Regione Abruzzo. Dopo aver strisciato ai loro piedi per un posticino di lavoro, li avete rinnegati, avete scelto il Sabatino Aracu a farvi rappresentare. Voi di Sulmona siete gente strana, prima amate e poi odiate. Avete vissuto politicamente sulle spalle dei Marsicani e degli Aquilani e qualche Pescarese, a cui avete devoluto montagne di voti per ottenere un premio personalizzato. Sembrate quei pensionati che passano le giornate a vedere e criticare il lavoro fatto da altri. Non siete stati capaci di trainare la valle Peligna, perché ritengo che una città come Sulmona, poteva e doveva essere l asse trainante della valle Peligna, ma per via delle beche politiche interne, siete rimasti al palo. MA PRATOLA NON VI INSEGNA NIENTE?
Ho seguito sui social l inaugurazione del plesso scolastico di Pratola Peligna, dove il sindaco attuale, FORZA ITALIA, ha invitato a tagliare il nastro ex Sindaco del PD, fautore iniziale del progetto. Sai cosa significa? Significa coerenza e bene comune per un paese. Mi dispiace a Sulmona non c è. Ora tutti a sparare sulla croce rossa, dove per tanti anni aveva trovato posto Di Piero e qualche altro santone, diventati all improvviso, per cambio casacca, brave persone. Comunque speriamo che si volti pagina e che Sulmona cresca sia a livello economico, sia a livello umano, che si lascino dietro rancori e cattiverie. La ruota gira, la storia insegna. Cito la tua frase:IL NUOVO NON SARÀ MAI NUOVO. Solo chi è stato in politica capisce questo significato.
Caporetto a capochino
Non è un precedente assoluto, è già successo in altre parti
Se dovesse realmente ritirarsi andrebbe al ballottaggio il terzo arrivato
Ma attenzione
Non mi sembra di aver letto “io mi ritiro e mi faccio da parte”
Riconosce all’avversario la vittoria e dice che non farà campagna elettorale.
E quindi
È stata esclusa la possibilità di rinunciare alla candidatura per i candidati alla carica di sindaco ammessi al ballottaggio (Ministero dell’interno, circolare 15 giugno 1993, n. 118), cosicché è legittima la decisione del Prefetto di procedere alla votazione di ballottaggio anche in presenza di espressa rinuncia ufficializzata da entrambi i candidati (T.A.R. Calabria – Catanzaro: I Sezione, 26 ottobre 2004, n. 2001). Il terzo candidato subentrerebbe al ballottaggio solo in caso di decesso o impedimento permanente di uno dei due sfidanti.
Bel rispetto per chi lo ha votato
È soltanto strategia… In questo modo pensa che gli elettori non si recano a votare e lui vincerebbe… È necessario andare comunque a votare!!!!
Sì e comportato come Schettino…quando la nave affonda lui il gelsomino è scappato. Dimostra che non sa perdere a preso in giro tutte le persone che gli hanno dato il voto e che credevano in lui…..una persona di questa bassezza non è abbiamo bisogno nemmeno nei banchi della minoranza. ONORE A MASCI E A TUTTO IL CENTRO DESTRA PER NON AVERGLI PRESTATO IL FIANCO. SULMONA PRIMA DI TUTTO.
Il re cui credeva di essere è nudo. Ti puoi consolare con tua moglie si ndaco di Prezza…..comunque è sempre un bel risultato…meglio di niente.
Prezza ? Vile e servile .. incamerati nella famigghia anche camerati ormai bolliti … perun pezzo di pane .. voti faniliari ridicoli .. paese ormai morto e con un pala congressi multiservice al centeo del campo sportivo .. evviva la sindaca
Commento al di fuori di ogni logica. La prossima volta mettici la faccia tu e ti fai eleggere a Prezza.
Chapeau a Masci… ❤️
Il di Lui Messaggio di comiato elettorale così finisce” Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole di persone ( Roosevelt) ” ..oh ci avevamo uno Statista in Casa e non lo avevamo capito..che Peccato ..Cribio
La parabola gerosolimiana è giunta al capolinea.
per prima cosa andiamo tutti a Votare e votiamo Di Piero (almeno io). non diamogli la soddisfazione di dire che si è arreso e quindi quasi a voler salire sul carro, a parti inverse chissà cosa avrebbe fatto… ANDIAMO TUTTI A VOTARE. dopo le elezioni, con calma, passiamo alle municipalizzate in cui il comune ha il voto di maggioranza…. c’è molto da fare ancora cari concittadini, non è finito/a qui…
bè gli è rimasta comunque prezza… magari una bella azienda agricola potrebbe funzionare….io comunque a votare ci vado, se non andiamo e poi vince…per carità…W Di Piero
Potresti crearla anche tu un azienda agricola a Sulmona, visto che di fabbriche ne avete tante. Offese gratuite non piacciono, c è solo da vergognarsi per quello che scrivi.
….anche nell’antica Roma gli uomini politici a fine carriera si rifugiavano nella vita bucolica, e Prezza mi sembra il luogo adatto, senza nessun riferimento di disprezzo…
Bye bye, votare in massa Di Piero per dare il colpo di grazia a tutta la coalizione.
In entrambi i casi, se realtà o strategia:
Che figura di…
Come rendere Sulmona ancora più un circo.
Boia chi molla. Apparentemente può significare che chi molla deve essere giustiziato, ma in realtà significa il contrario. Era il grido di battaglia di antica memoria che significa: andiamo avanti, come per dire: forza Savoia. È una mossa strategica con cui si vuole dare scacco al re?
Ha fatto solo una figura di merda…
Dai, smettetela di giocare, dove sono le telecamere di scherzi a parte???
Il gelsomino si ritira dalla competizione….così domani potrà dire ai posteri….che ha fatto un piacere a Di Pietro…. perché se avrebbe gareggiato avrebbe vinto….che signore, che nobiltà, che altruismo, che….che…che….sto c…..o
Il gelsomino è stato il burattinaio che x 5 lunghi anni muoveva i fili della burratina e dei burattini…. ha messo i suoi tentacoli ovunque…..hai avuto la tua chance quello che raccogli oggi e ciò che hai seminato….chi è causa del suo male pianga se stesso.
Ridicolo!!! Mi ricorda la Casini e le sue tante dimissioni farlocche.
La realtà è una, la legge vieta di ritirarsi, pertanto il ballottaggio si farà e il povero fuggitivo, avrà un’asfaltata dalle urne.