L’ultima chiamata: Gerosolimo apre al centrodestra

Andrea Gerosolimo apre al centrodestra in una conferenza stampa alla quale la nostra testata non è stata invitata. Forse il candidato sindaco aveva paura che ci presentassimo in calzamaglia, ma possiamo rassicurarlo sul fatto che sappiamo indossarla solo quando è più opportuno. Ad ogni modo la proposta di accordo elettorale arriva prima della riunione che Masci e le forze della coalizione terranno oggi pomeriggio e dalla quale uscirà la linea su chi appoggiare o non appoggiare al ballottaggio. Quello di Gerosolimo sembra l’ultimo estremo tentativo prima di alzare bandiera bianca sotto il peso dei numeri del primo turno e di quel voto disgiunto che lo vede oltre 800 voti al di sotto delle sue liste.

Un’apertura a centrodestra che pare tutta politicista e tattica visto che Gerosolimo ha scaricato la destra regionale ormai da più di un anno, cioè quando la consigliera regionale Scoccia, dopo essere stata candidata all’insaputa e contro il volere di tutti nelle liste di Marsilio, ha iniziato a fare squadra col centrosinistra. Gerosolimo è tornato anche lui a gravitare in area centrosinistra anche in vista delle prossime regionali e proprio prima delle elezioni comunali ha teso la mano a Gianfranco Di Piero per trovare una sintesi elettorale. Incontro mediato dai plenipotenziali del Partito Democratico regionale che però non è andato a buon fine.

Ora invece con questo appello dettato più dalla disperazione e dalla mancanza di alternative politiche che da altro, Gerosolimo si appella al centrodestra “Al fine di evitare che la città cada nella mani delle sinistre, Pd, Cinque Stelle, Sbic e odiatori seriali”. Perché a suo dire è innaturale un accordo tra centrodestra, Pd e Cinque Stelle, forse dimenticando volontariamente che il governo Draghi è attualmente retto proprio da questo schema politico.

Certo è che se il centrodestra dovesse rifilargli un “no grazie” per l’ex assessore regionale sarebbe davvero la fine. Come quando durante la crisi della giunta Ranalli, lo stesso Gerosolimo disse al sindaco senza più maggioranza “Sei un morto che cammina” – politicamente parlando. Strana la politica allora, un po’ come la vita e a ritrovarsi dall’auge in terra con le ossa rotte è questione di un attimo.

Savino Monterisi

21 Commenti su "L’ultima chiamata: Gerosolimo apre al centrodestra"

  1. Nel calcio si dice che la palla è rotonda e che tutto può succedere. Mai dire mai. È vero che in caso contrario morirà Sansone ovvero Gerosolimo, ma con lui moriranno anche tutti i Filistei.(centrodestra).

  2. permalóso agg. [der. della locuz. (aversene) per male: v. male2, n. 4]. – Detto di persona facile a offendersi, che, per eccessivo amor proprio, si risente e s’indispettisce di atti e parole che altri non considererebbero offensivi (e che per lo più non sono tali nelle intenzioni). da “Treccani”

  3. Ho dimenticato di dare un sincero in bocca al lupo a Di Piero che ne ha veramente bisogno, in considerazione di tutti i grossi problemi che Sulmona dovrà risolvere.

  4. Sandro De Panfilis | 7 Ottobre 2021 at 17:07 | Rispondi

    È una resa mascherata, per tentare di salvare il salvabile……
    Ma l’anello al naso non ce l’ha nessuno……

  5. Essere il famoso ago della bilancia non sempre riesce, e non sempre è facile.
    A volte è una precisa scelta strategica altre volte una necessità.
    Adesso sembra il momento di tirare le somme, e qualcuno si trova in una posizione che non avrebbe mai immaginato.
    Adesso, davanti ai fatti ed alle poche possibiltà strategiche, tanto vale dirlo chiaramente e provare il tutto per tutto.
    Paventare fantasmi e scenari nebulosi sembra l’unica possibilità.
    Ma è come se certe parole uno le riferisse a se stesso.
    Fare paragoni, analisi politiche, parlare di schieramenti ideologici contrapposti, ipotizzare scenari: da parte dei civici non la vedo la scelta più azzeccata, proprio loro che della contraddizione ideologica interna fanno la loro bandiera. Avere nelle liste persone di ogni ideologia e di ogni partito non significa negare nei fatti ciò che oggi si ipotizza potrebbe succedere?
    Probabilmente regna una grande confusione, ma il prezzo da pagare al civismo è proprio questo:
    e certo, perché ci si unisce su degli obiettivi ma poi ci si ritrova diversi nelle strategie per raggiungerli, ci si ritrova diversi nei modi di fare e di appartenere, che poi sarebbero le modalità con cui una persona legge il mondo, legge i fatti, interpreta la realtà.
    La politica fatta in un certo modo ha significato prediligere persone che in effetti mancano di un background ideologico che è necessario, che fa da quadro, che funziona da cornice. Senza di essa, anche un bel quadro perde valore. Anche se poi ho visto alcune persone che ritenevo di un certo spessore cedere alle lusinghe del canto delle sirene. Probabilmente in certi casi l’arrivismo e il narcisismo giocano un ruolo importante.
    Ed allora, adesso, adesso più che mai, si cercherà di prendere, di riunire, di convincere, di intessere discorsi, tesi a creare un dubbio nei pochi o tanti ancora indecisi.

    Secondo me invece la città ha deciso.
    Non si fanno i conti senza l’oste, ma qui pare che il vino sia finito, anche le scorte in cantina, o il vino degli anni passati.
    Si torna a governare attraverso l’alternanza delle idee e la determinazione di un credo politico che guida le azioni?
    La chimera del civismo resta tale?
    È se si, cosa ci lascia?
    Oltre a schiere di improvvisati della politica che tentano attraverso rapporti relazioni e amicizie a ritagliarsi un posto per dire: ce l’ho fatta, vi ringrazio tutti. E formule simili.
    Chi, coinvolto nel gioco politico solo per avere una dimensione esperienziale ed umana, per trovare orizzonte di senso che normalmente si troverebbe in ciò che chiamano “cultura”.
    Il fatto è che alla resa dei conti, la neve si scioglie e mostra chi siamo, sempre, se abbiamo testa, mente, cuore, spessore.
    E come ripeto, a volte le battute si certi argomenti finiscono per ritorcersi sempre contro chi le fa.
    La calzamaglia dover.

    Ad maiora

  6. Da elettore di destra mi dispiace ….ma voterò volentieri Gianfranco DiPiero!
    Meglio i 5 stelle dei socialisti ! Ad maiora

  7. Comunque io elettore della Lega, dopo i vari proclami contro G, se vi apparentate, oltre a non votarvi mai più, voterò contro G !

  8. Mi dispiace ma anche no! Hai avuto Zavarella come primo consigliere votato perché hai ricattato i dipendenti delle partecipate a votarlo. Ma ancora non ti vergogni?

  9. Se il centrodestra si accorda con questi, firma la sua scomparsa in valle. E comunque gli elettori di Masci voteranno Di Piero.

  10. Carciofi e patate | 7 Ottobre 2021 at 19:52 | Rispondi

    Ah ah ah ah ah da elettore sfegatato di destra tutta la vita Di Piero

  11. LIBERIAMO LA CITTA’
    Durante il proconsolato in Cilicia,Cicerone liberò i cittadini poveri da pesanti tributi e restituì tutti i beni sottratti loro con la frode; concesse benefici e represse furti e rapine. Non fu mai corrotto dai doni; accolse nella sua casa i provinciali e li ascoltò per consigliarli al meglio; non solo difese la propria provincia ma si diede da fare per la salvezza di alleati e confinanti.Quando tornò a Roma il senato decretò per lui il trionfo ma egli lo rifiutò conscio di aver fatto il proprio dovere. Febbraio-marzo 51. Una città libera è possibbile. Buon lavoro Gianfranco.

  12. Non ho votato Di Piero | 7 Ottobre 2021 at 20:58 | Rispondi

    Legittimo cercare alleanze, ma credo che la città abbia già deciso.
    Basta con queste polemiche,personalmente non ne posso più…a parlare sono state le urne, non occorre aggiungere altro.

  13. Incredibile.
    Ma come, chiedere l’apparentamento a destra?

    Cioè chiedere l’aiuto ad una coalizione che tra le varie cose, ha basato la sua campagna elettorale proprio sulla lotta ad un certo civismo, con ripetuti richiami nei comizi e nei dibattiti ad un modo vecchio di fare politica (altro che rivoluzione), nonché al modo di gestire le partecipate e con esse il mondo del lavoro che vi si collega.

    Insomma, chiedere aiuto proprio a coloro per i quali si era “avversari da battere”?

    Trovo davvero, questo, un ultimo tentativo di arrampicarsi sugli specchi,
    di provare il tutto per tutto da parte dei civici.
    Si insomma, proprio adesso si tirano in ballo le ideologie, gli opposto estremismi, le contraddizioni, l’impossibilità di governare, e lo fanno proprio quelli che al loro interno hanno di tutto,
    sono “un caleidoscopio politico” difficilmente rappresentabile.

    Se fossi un pittore ricorrerei all’astrattismo per rappresentare la coalizione civica; sceglierei però una varietà cromatica che vada oltre i colori primari. O meglio, oltre ai colori primari ed intensi metterei tutta la scala possibile delle sfumature.
    Fino al bianco, però non inteso come colore, ma come mancanza dello stesso.
    Come tela vergine.
    O come Tabula Rasa, niente di niente insieme a tutto ed al contrario di tutto.

    Ma poi, davvero pensate che gli elettori siano mascherine manovrabili, o marionette con i fili?
    Certo alcuni lo sono in questa valle, ma tanti altri non lo sono affatto, ed anche quelli che comunque sono così permeabili da sopperire ai convincimenti, è sempre fa mettere in conto che la corda prima o dopo, anche se molto dopo, si spezza.

    Ad maiora

  14. D’Alfonso senatore del PD che da “ Governatore” della Regione Abruzzo nomina Gerosolimo Assessore alle aree interne, D’Alfonso “ Guru” di Gerosolimo, la cui moglie è Consigliera Regionale e da un articolo del Germe dell’ 8 SETTEMBRE 2020 si apprende che: “ D’Alfonso, infatti, a più di una persona ha indicato lui
    ( Gerosolimo) come prossimo sindaco di Sulmona“; e ancora: “La liaison con il Pd, quello regionale almeno, è d’altronde cosa nota negli ambienti del “calcio mercato”: l’ex collega di giunta Silvio Paolucci ( consigliere regionale e capogruppo del PD) ad esempio, ha già condiviso con la moglie di Gerosolimo, la consigliera regionale Marianna Scoccia (ex Udc, proclamatasi “donna di destra”, ma poi uscita e fatta uscire dalla maggioranza Marsilio), molte conferenze stampa“.
    Un dubbio si affaccia nella mente…

  15. Nonelettoredisulmona | 7 Ottobre 2021 at 22:38 | Rispondi

    I suoi candidati di centrosinistra non lo hanno votato. Fa bene a cercare il centrodestra

  16. Giulio Cesare | 8 Ottobre 2021 at 07:40 | Rispondi

    Chi si professa di destra o della lega e vota a sinistra favorendo spudoratamente il Partito Democratico, è MEGLIO PERDERLO CHE TROVARLO.
    Una persona di “ DESTRA “ con i valori di Dio, Patria e Famiglia non li voterebbe MAI.
    Basta pensare alle BELLE PAROLE che questi signori democratici del PD rivolgono ogni momento della giornata verso Giorgia e Matteo.
    Pensate a quanto fango, merda e denigrazione hanno riversato negli anni verso la figura di Silvio Berlusconi. Lo hanno attaccato ferocemente non tanto per i suoi “costumi libertini di gran puttaniere” – ma solo perché gli “sfilava “ il potere dalle mani, e tutta l’intellighentia dei Sinistri ha partecipato al linciaggio, all’annoentamento della persona, mobilitando le frange di una magistratura militante, degli intellettuali rossi, dei giornalisti prezzolati pagati dai famosi poteri forti proprietari delle testate giornalistiche più diffuse.
    E prima ancora l’odio verso Andreotti e verso ogni loro nemico politico.
    Fateci caso, questo si sta ripetendo contro la Meloni e Salvini, identico copione, identica tattica.
    Volete rendervi complici dei Sinistri? MAI con loro se siete coerenti, altrimenti siete solo banderuole.
    Ricordatevi l’antico detto “ IL NEMICO DEL MIO NEMICO È MIO AMICO”, questo valeva in tempo di pace ma soprattutto in tempo di GUERRA, e questa con la Sinistra è una guerra perenne.
    E questo è codificato anche nella Bibbia : “ … io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari» (Esodo 23:20-22).

  17. La matine bivete lu cafè | 8 Ottobre 2021 at 08:35 | Rispondi

    Giulio Cesare ricordati che sce fatte na brutta fine…(idi di marzo-bruto).

    • Giulio Cesare | 8 Ottobre 2021 at 09:58 | Rispondi

      Ignorante, nel senso che ignori, la storia, dalle Idi di Marzo partì l’uccisione e l’annientamento di tutti quei traditori sinistrosi, tra i quali Bruto, Cassio e Cicerone e permise l’ascesa come imperatore di suo Nipote e figlio adottivo: Imperator Caesar Divi filius Augustus.
      La mamma di Bruto, Servilia Cepione, era l’amante prediletta di Giulio Cesare da sempre… e non è escluso che Cesare fosse il padre dello stesso Bruto.
      Giulio Cesare fu divinizzato.
      La storia lo ricorda come il più grande stratega militare e politico di ogni tempo… ai francesi ogni volta che lo si nomina gli prode ancora😂
      Tu invece, oltre a limitare i caffè, “ bevi e Fuma” di meno… e studia di più, che sei scarso… se si blocca internet resterai muto purché non potrai cercare più le notizie su Wikipedia.

      • Levete le buttije alla case de quisse | 8 Ottobre 2021 at 11:11 | Rispondi

        Ah notizia dell’ultima ora!! Esistevano quelli di sx e dx in epoca romana..dopo questa notizia con fondamenti storici rinvenuti in una cava alle marane da parte di Giulio Cesare de noartri…pare che il Nobel verrà assegnato a questo “scienziato” il quale terrà in piazza Garibaldi una lezione di dove è la sx e dove è dx supportata da elementi rinvenuti alla cava delle Marane..accorrete ..mi raccomando camicia e divisa in tela orbace…

        • Giulio Cesare | 8 Ottobre 2021 at 14:06 | Rispondi

          Traditori sinistrosi era riferita a individui con “ Condizione di sofferenza della psiche provocata da disturbi, a condizionamento psichico”…
          È che sei veramente “limitato“ e non attrezzato culturalmente per scambiare
          il termine utilizzato nella frase, associandolo a persone di orientamento politico di sinistra.
          Il mio professore di latino ripeteva sempre: “ Asini caput ne laves nitro“.

          • Lu vanne truvenne... | 8 Ottobre 2021 at 15:43 |

            Se già te l’aveva detto il tuo professore perché continui a farti del male da solo? Comunque al CIM pare che vanno cercando cesare…

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