
Oggi è il grande giorno. L’inizio di un evento che in Abruzzo è arrivato un po’ per caso per l’impossibilità di svolgersi in Colombia, ma i Mondiali di Hockey Inline hanno già avvolto Roccaraso con un mantello di internazionalità grazie alle federazioni sportive in arrivo da ogni latitudine. Un esempio è l’India dell’allenatore italiano Nicola De Stefano, il quale dirige sia la nazionale maschile che quella femminile. Anche lui si è ritrovato quasi per caso nello sport sulle rotelle.
“Grazie ai Mondiali di Asiago di luglio 2018 è iniziata la mia avventura con l’Hockey Inline, quasi casualmente – spiega De Stefano – Mia figlia, anche lei appassionata di questa disciplina, conobbe alcuni giocatori e da quel momento è iniziato un rapporto con la Nazionale Indiana e con il coach William Prandini, uno dei più bravi in Italia. Ad agosto ero già in India, nel Punjab nella località di Patiala, per allenarli e soprattutto educarli a questo sport”.
“Sono rimasto impressionato – racconta l’head coach – da come tutti, in India, pratichino sport e in particolare l’hockey. Sicuramente a volte senza troppa disciplina o regole precise. Ed è proprio, da questo punto di vista, stimolante lavorare con loro. Li le persone alle 4 del mattino sono sveglie, per strada, e in molti praticano sport anche a livello amatoriale”.
In India l’hockey è molto amato. Non solo quello inline ma anche altre discipline come lo skateboard, lo skiroll, downhill, pattinaggio artistico, hockey su pista. Il problema rimane però quello delle strutture un po’ carenti. De Stefano ha centrato ottimi risultati già dalla sua prima esperienza con la squadra indiana in Korea, nei Giochi asiatici del 2018. La medaglia d’argento con la juniores femminile e il bronzo con quella maschile.

C’è anche un po’ di Sulmona nella massima manifestazione mondiale che si terrà a Roccaraso. Dopo la partecipazione al raduno dei migliori atleti mondiali della danza in quel di Calderara di Reno e ai Campionati italiani svoltisi a Forlì nel mese di giugno, il fisioterapista-osteopata sulmonese Marco Carrozza si è acquistato la stima e la considerazione non solo dei responsabili del settore nell’ambito della nazionale italiana, ma anche di quelli della Federazione Internazionale degli Sport Rotellistici che lo hanno convocato per i Campionati Mondiali di Hockey Inline. Un riconoscimento così lusinghiero, ma soprattutto in così breve tempo, nessuno se lo sarebbe aspettato, considerato che il bravo professionista è da meno di un anno nella struttura della FISR. Tutto questo, comunque, comporta una grande responsabilità, dal momento che il settore medico sportivo per tutto il periodo della manifestazione è a carico del dott. Baù e dello stesso tecnico ovidiano, che dovranno gestire 20 partite della fase a gironi e 16 delle fasi successive a scontro diretto con le finali per il terzo e quarto e per il primo e secondo posto.
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