
Hina, la piccola afghana, la prima nata in Italia all’ospedale di Sulmona ieri, continua a risvegliare le coscienze politiche in città. O almeno alcune. Indubbiamente la campagna elettorale ormai iniziata ha alimentato la riflessione su una vicenda che per Sulmona è un Giano Bifronte: da una parte la spinta solidaristica verso il popolo afghano nei confronti del quale si sono mobilitati in molti in città e dall’altra le ragioni di una battaglia, quella della difesa del punto nascita di Sulmona, con cui da anni ormai la città e il territorio si confrontano e lottano. Sono entrambi temi politici, della politica migliore a dire il vero, che inevitabilmente stimolano il dibattito a destra e a sinistra. Fatta eccezione per alcuni e per l’imbarazzante silenzio della sindaca in carica, sulla vicenda di Hina e quello che rappresenta per Sulmona, si sono pronunciati oggi un po’ tutti. La destra della consigliera Antonietta La Porta ed Elisabetta Bianchi, la “sinistra” di Sbic e ora anche il Movimento 5 Stelle che, a sua volta, riconosce alla presidente del Pd, Teresa Nannarone, il merito di aver avviato una rete in Abruzzo di solidarietà ai profughi. “I buoni rapporti che ci sono tra i componenti della coalizione Liberamente Sulmona per Gianfranco Di Piero Sindaco – scrivono i 5 Stelle – con l’impegno costante dimostrato sempre dei propri parlamentari del territorio, siamo certi che porteranno un futuro prospero per Sulmona e per le aree limitrofe”.
I 5 Stelle ricordano da una parte la battaglia sostenuta in ambito parlamentare per la difesa del punto nascita “in ultimo la mozione depositata a febbraio in parlamento a cui come gruppo Movimento 5 Stelle di Sulmona abbiamo tutti collaborato, avendo al nostro interno professionalità sanitarie che ci hanno fornito gli spunti necessari”, dall’altra, appunto, l’attenzione sulle vicende Mediorientali: “Come Movimento 5 Stelle Sulmona – scrivono i pentastellati – siamo a disposizione per contribuire ad una rete che sta nascendo in Abruzzo grazie anche al contributo di Teresa Nannarone, per supportare tutti gli Afghani che si sentono in pericolo nella propria terra e cercano aiuto in Italia”.
Certo, che la campagna elettorale renda strumentale il dibattito, è fuori di dubbio. Ma in fondo meglio, molto meglio, questo che la rissa sul nulla, le urla nei bar, le strategie spacca famiglie per le candidature, persino meglio di quel posticino a tre mesi promesso “amiocugino”.
Molto meglio il movimento 5 Stelle per la nostra Sulmona. Quelli del posticino se ne facciano una ragione !
Ma quelli del nazionale non dicevano mai con quelli di Bibbiano?