A poco più di dieci giorni dalla presentazione delle liste per le amministrative, a Sulmona sembra essersi delineato il campo almeno dei candidati a sindaco: con la rinuncia a correre di Paolo Leombruni che passa nelle liste del centrodestra e il formale (che in realtà avrebbe dovuto essere formalizzato questa mattina in una conferenza stampa, poi rimandata) ritiro di Morgan per la lista Rinascimento, gli attori in campo per la fascia tricolore restano quattro.
La conferma arriva questa mattina dalla prima candidata in pectore, Elisabetta Bianchi, che allo scranno più alto di palazzo San Francesco correrà da sola con la lista “Direzione Sulmona”.
Il suo è un divorzio (e una spaccatura) dura con il centrodestra locale, del quale si intesta la paternità in aperto contrasto con i suoi colleghi in consiglio, ovvero Roberta Salvati (oggi della Lega) e, soprattutto, Mauro Tirabassi che come lei sventola la bandiera istituzionale di Fratelli d’Italia.
“Sono stata l’unico punto di riferimento del centrodestra cittadino nell’Istituzione – scrive la Bianchi -, atteso che altri che ora rivendicano il potere egemonico sulla coalizione, nel 2016 erano impegnati nella costruzione di altri progetti politici contribuendo alla elezione della Casini, tanto da ottenerne la vice sindacatura e l’assessorato al Commercio ed al Personale con due gruppi consiliari a sostegno per almeno la metà del tempo del mandato naturale. Sempre estranea a queste dinamiche, la mia è stata l’esperienza straordinaria di una cittadina coscienziosa che, avendo toccato con mano le questioni che da anni bloccano la Città ha voluto impegnarsi in prima persona dando il suo contributo di metodo, conoscenza ed esperienza”.
La Bianchi si pone come alternativa ai civici di Andrea Gerosolimo e al centrosinistra di Gianfranco Di Piero, ma anche al centrodestra di Vittorio Masci: “Proveniendo dal gruppo consiliare di FdI nel quale ho lavorato con grande lealtà e generosità di pensiero e d’azione, sarebbe stato naturale e fisiologico aderire al progetto di un centrodestra unitario – continua la Bianchi -, ma l’utilizzo del metodo elitario ed oscuro al lavoro da tempo, oggi disvela tutti i suoi limiti con l’esclusione delle molte componenti politiche cittadine tra le quali quella dalla quale provengo, al fine evidentemente di evitare di vincere le elezioni ma di limitarsi ad occupare selezionatissimi scranni di minoranza per pochi”.
Il centrodestra perde un pezzo, dunque, ma recupera la lista Rinascimento a cui pure la Bianchi aveva aderito: la componente di Vittorio Sgarbi sarà infatti al fianco di Vittorio Masci, anche se una parte di quella che doveva essere la sua lista confluirà – o dovrebbe farlo – invece in una delle liste di Gerosolimo, “SulmonArte”.
Il quadro delle forze in campo, anche quelle dei candidati consiglieri, si avrà però solo il 4 settembre, quando saranno depositate formalmente tutte le candidature.
…ben fatto, avendone diritto e pieno titolo.
In campana tutti e 4, però: poiché il podio al primo turno verosimilmente non vede alcuno dei …4 assi salirne le scale, la partita si prospetta vivace, complessa ed interessante al contempo.
A detta di moderni osservatori, infatti, i requisiti per posizionarsi in classifica dovrebbero irrinunciabilmente essere buoni voti in pagella anzitutto circa l’identità personale reale e non percepita di sponda (… costumi ed usi, etica professionale, …), la leadership riconosciuta nel ring del dibattito politico (… coraggio d’azione indipendente, capacità di strategia, di visione d’insieme e di prospettiva, l’agire civico-politico dimostrato sempre e solo per il “cuore di Sulmona” senza più alimentare delusioni, sospetti e persino sdegno e/o produrre intramontabili cantieri di inutili pregiudizi.
L’elettorato contemporaneo libero e fieramente sulmonese, estraneo agli schieramenti di adesi e sodali mercenari, non più aduso a partecipare e tifare per stimolato da venti prominenti soffiati da canuti guru (… i soliti 7 dell’Annunziata) e correnti di vicolo domiciliare, vorrà percepire lo stacco ed il distacco dall’invocazione RINNOVAMENTO. Il termine utile è soltanto CAMBIAMENTO. Dunque, oltre l’avvenuta attenta lettura dei rispettivi CV, particolare impegno verrà messo dall’elettorato più dinamico sull’esposizione dei contenuti – non solo elencativi (!!) del Vs miglior programma di mandato proposto, analiticamente vagliato per cogliere l’oggettivo distinguo e tributare il meritato plauso e possibile fiducia.
A presto ascoltarvi con i migliori auspici per l’amata Città.