Tra avvisi di “sfratto” e solidarietà, la Bianchi al terzo giorno di sciopero della fame

Questa notte ha dormito sul tavolo della sala avvocati (le è stato vietato di portare una branda), con un tappetino e “divorata dalle zanzare”. Il bidet con acqua minerale e neanche l’uso del bagno “privato”: non è proprio una passeggiata quella che sta facendo in questo caldo mese di agosto Elisabetta Bianchi, avvocata e consigliera comunale, oggi al terzo giorno di occupazione e sciopero della fame in difesa del tribunale.

“Si avvertono grandi assenze, soprattutto dalle istituzioni (stamattina però c’è stata la visita della sindaca di Pratola Antonella Di Nino, ndr) – spiega amareggiata la Bianchi – in compenso ho avuto la solidarietà e la vicinanza di molti colleghi, ma anche gente comune”. 

Ad esprimere solidarietà alla Bianchi è anche il personale degli uffici giudiziari condividendo appieno “i contenuti della battaglia che con coraggio e spirito di abnegazione sta conducendo, nella speranza che questa venga condivisa dalla maggior parte della cittadinanza e dalle istituzioni locali e regionali. Soltanto coloro che non capiscono – scrivono i dipendenti di tribunale e procura -, o peggio fanno finta di non capire, non vedono come i cittadini di questi territori saranno penalizzati nei loro diritto fondamentale di accesso alla giustizia che, ancora oggi, è in grave ritardo su tutto il territorio nazionale rispetto alla tanto auspicata digitalizzazione, e che di contro fornisce una molteplicità di servizi (dagli adempimenti relativi alle successioni, alle istanze per le riabilitazioni dai protesti, alle domande più varie per le autorizzazioni per i minori) per i quali gli stessi cittadini, nel nostro caso quelli di Sulmona e di tutto il circondario, saranno costretti a recarsi, anche più volte, a L’Aquila con conseguente notevole aggravio di spese e disagi”.

C’è chi porta un integratore – di quelli consigliati dal medico di famiglia -, chi un succo di frutta, chi uno spray contro le zanzare; ma c’è anche chi, come il presidente dell’Ordine forense, Luca Tirabassi, ha formalizzato con una mail l’invito a desistere, perché quella è una manifestazione non autorizzata, né concordata. Ma la Bianchi non molla, resta dov’è anche se già con un chilo in meno.

Per venerdì mattina è stata convocata l’assemblea degli avvocati, con all’ordine del giorno, tra gli altri, le azioni da intraprendere per la salvaguardia dei tribunali. Con la strada tracciata dal coordinamento dei sindaci, affidati all’ex primo cittadino di Avezzano Gianni Di Pangrazio, e che ieri ha deciso in una riunione di far ripartire la battaglia con un emendamento da inserire al più presto nei lavori parlamentari: per questo domani ci sarà un incontro con tutti gli eletti abruzzesi a Roma.

I tempi sono strettissimi, però, perché venerdì terminano anche i lavori parlamentari e poi se ne riparla a settembre, in piena campagna elettorale, quando la politica avrà tanto ed altro a cui pensare.

6 Commenti su "Tra avvisi di “sfratto” e solidarietà, la Bianchi al terzo giorno di sciopero della fame"

  1. Ma ancora non avete capito che, al di fuori degli avvocati e al titolare del bar adiacente, il tribunale di Sulmona non interessa a nessuno!
    Non capisco il risalto mediatico che viene dato ad una vicenda che interessa una piccola categoria di privilegiati.
    Perché nulla è stato fatto quando hanno tolto il distaccamento della Cesare Battisti e fa tanto scalpore la chiusura del tribunale? Non si tratta della chiusura dell’ospedale!

  2. Elisabetta Bianchi | 4 Agosto 2021 at 13:52 | Rispondi

    Si sbaglia caro Gianni….ha la memoria corta… assistere all’arretrare dello Stato nel territorio non è un problema che riguarda pochi ed mi tocca di ricordarLe che iin occasione della perdita della Cesare Battisti molte furono le iniziative da parte di cittadini ed Istituzioni…la banalizzazione degli argomenti non produce buoni frutti…lo sa?

    • Gent.ma avvocato,
      lei ne fa una “questione di Stato”, ma saprà che in zona ancor prima dello Stato è arretrato un pezzo di società “privata del lavoro” e decimata dalle “scellerate azioni” della politica locale incapace e servile, tanto sul privato che sul pubblico!
      A tutti costoro, derisi e bastonati, cosa vuole che gliene freghi del salvataggio del tribunale per pochi (siete uno sparuto numero) “elitari”? Sarebbero tutti ben contenti di alzarsi all’alba e mettersi in cammino per recuperare un po’ di tranquillità economica… e lei forse NO? Sono forse queste banalità? Lo sa?
      Accetti lei e i suoi colleghi, la non più onorata e vetusta scusante del terremoto, tribunale di montagna, etc, anche in rispetto di altri suoi colleghi e collaboratori in tutta Italia che hanno già subito questo sulla loro pelle e si metta a fare una seria lotta per il riordino della legge dei tribunali per tutti, dal Nord al Sud, e nel frattempo si conformi alla volontà espressa dalla legge italiana amministrata per e NEL NOME DEL POPOLO ITALIANO!!!

  3. Hai ragione Elisabetta, qui si leggono (forse) solo i titoli e si perde la consapevolezza dei beni comuni, la battaglia che conduci è la battaglia di tutti coloro che non si arrendono davanti a provvedimenti insensati che danneggiano tutta la comunità. Ti sono solidale.

  4. Lupus in fabula | 4 Agosto 2021 at 15:32 | Rispondi

    …iniziative, manifestazioni, battaglie…inesorabilmente tutte perse…e la valle dei Peligni che si sta trasformando in una landa desertica.
    Interessa a pochi? Forse.
    Certamente NON interessa alle migliaia di cittadini e famiglie che sono state “ invitate” nelle aule delle Udienze, e ne sono uscite con la convinzione che la legge, spesso, non è “ uguale per tutti “…

  5. Ciuf ciuf ciuf, binario 1 treno in partenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*