Il non fatto ha un costo, anche perché, da otto anni, i lavoratori del Consorzio di bonifica Aterno-Sagittario, rischiano quotidianamente la propria incolumità sul posto di lavoro: impianti non a norma e non manotenuti che hanno creato un danno accumulato sull’impiantistica, come calcolato dall’ex commissario Sergio Iovannitti che denunciò lo scorso anno la cosa, per circa 800mila euro.
A pagare per le tante omissioni nella gestione dell’ente sono stati per il momento gli ultimi tre presidenti del Consorzio che si sono avvicendati dal 2017 al 2020, essendo la posizione dei loro predecessori prescritta.
Il procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Sulmona, Giuseppe Bellelli, ha infatti emesso un decreto penale di condanna nei confronti di Nicola Lucci, Ernesto Zuffada e Salvatore Zavarella.
I tre sono stati condannati a pagare un’ammenda da 2mila euro ciascuno, oltre le spese processuali, perché “omettevano di provvedere in modo che i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi gestiti dal Consorzio di bonifica, fossero sottoposti a regolare manutenzione tecnica ed ad eliminare, quanto più rapidamente possibile, le criticità rilevate sin dal 2013 dal responsabile del servizio prevenzione e protezione dell’ente, che potevano pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori”.
I tre, difesi dall’avvocato Renato Torelli, hanno però annunciato opposizione al decreto penale: “Noi avevamo segnalato la necessità di intervenire e avevamo chiesto i soldi – spiega Zavarella – ma non ci sono mai stati dati”.
Il problema, evidenziato dal commissario Iovannitti, è che le spese al Consorzio sono state fatte per tutt’altro: assunzioni e incarichi che hanno creato un buco nei conti dell’ente da oltre 3 milioni di euro che, ora, la neo commissaria Adelina Pietroleonardo, sta cercando di ripianare, anche ricorrendo a un contributo straordinario da parte dei consorziati.
Il problema della sicurezza continua ad essere però reale e sarà necessario prima o poi che qualcuno se ne faccia carico.
Segnalazione alla procura della Corte dei conti perché accerti la possibile sussistenza del danno erari ale e danno erariale; è suf ficiente l’invio dell’arti colo del giornale
Per la vicenda trattata nell’articolo non vi è danno erariale, tant’è che gli EX Presidenti se la sono cavata con una sanzione amministrativa.
Per il danno erariale all’interno del consorzio, gli estremi di un intervento non mancherebbero, anzi; tutto sta nel volerli aprire nei confronti di altro “BEN NOTO EX”, nonché, in un certo senso anche collega di lavoro!
errata corrige: Danno erariale e danno all’immagine
scusate