Celebranti laici verso la normazione. Occasione anche per i borghi

La figura del celebrante laico è prossima ad essere normata. A darne notizia è Liana Moca, presidentessa di Federcelebranti e fra i primi celebranti nel nostro paese. In Italia i matrimoni civili hanno superato quelli religiosi e oggi rappresentano il 50,1% del totale delle unioni. Anche l’introduzione della Legge del 20 maggio 2016, n. 76 sulle unioni civili, con circa 2.300 unioni registrate nel 2019, contribuisce a delineare un quadro in cui le cerimonie definibili “non-tradizionali” sono complessivamente in aumento.

“Ma al di là dei numeri assoluti – scrive l’Uni, l’Ente Italiano di Normazione – quello che è da rilevare è il consolidamento di una tendenza, per cui la ricerca di un professionista in grado di organizzare l’evento cerimonia si manifesta in modo significativo”. Il mondo delle celebrazioni è un business molto interessante per i borghi perché è in aumento il numero dei matrimoni che cercano location “alternative”. A questo scopo ad esempio, il Comune di Sulmona sta cercando location da autorizzare come luoghi di celebrazione dei matrimoni e unioni civili con l’obiettivo di diventare “la città dell’amore”. Del resto il notevole patrimonio storico architettonico dell’entroterra abruzzese si presta molto bene a questo scopo. La regolamentazione del settore potrebbe quindi dare nuovo impulso al settore e stimolare gli operatori e tutto il mondo che vi gira intorno dai wedding planner, ai ristoranti, alle strutture ricettive e ricreative.

“Da oggi ci si avvia verso la formazione della figura della professione del celebrante, contro i troppi improvvisati visti negli ultimi tempi – spiega Moca -. Abbiamo avviato una prassi di riferimento. Ci siamo seduti ad un tavolo con i tecnici di Uni e abbiamo approfondito lungamente tutti gli aspetti della professione e tutte le sfaccettature delle celebrazioni. Un lavoro durato 9 mesi che ha prodotto una relazione pubblica che ora per trenta giorni è soggetta alle osservazioni e poi sarà operativa, mentre fra 5 anni potrebbe diventare una legge vera e propria dello Stato”.

Anche se l’Italia così “vaticanocentrica” è arrivata alle celebrazioni laiche fra le ultime in Europa, con questo processo di normazione sarebbe la prima ad occuparsene a livello legislativo e tutti i paesi Ue in futuro dovranno farvi riferimento. “Il mio sogno – continua ancora Moca – è poter celebrare un giorno matrimoni e unioni civili liberamente, senza dover ricorrere al permesso dell’autorità comunale” e chi può dirlo se un giorno anche questo sogno diventerà realtà.

Savino Monterisi

5 Commenti su "Celebranti laici verso la normazione. Occasione anche per i borghi"

  1. Lupus in fabula | 17 Giugno 2021 at 14:22 | Rispondi

    …Federcelebranti… “Il mio sogno – continua ancora Moca – è poter celebrare un giorno matrimoni e unioni civili liberamente, senza dover ricorrere al permesso dell’autorità comunale”…
    Certamente signora Moca…quando i matrimoni non avranno più nessun valore “legale”…il suo sogno si realizzerà.
    E sarà il sogno, realizzato, di milioni di Italiani/e…che meraviglia non pagare più gli alimenti alle ex mogli o mariti.

  2. “celebrare un giorno matrimoni e unioni civili liberamente, senza dover ricorrere al permesso dell’autorità comunale”
    Ma veramente si dice ciò ? Il matrimonio e l’unione civile sono riconducibili alla gestione dello Stato Civile, settore che lo Stato (che ha la competenza esclusiva) delega ai Comuni.
    Se un domani qualsivoglia celebrante decidesse di sposare o unire civilmente chicchessia senza delega specifica sarebbe il caos amministrativo, più o meno avremo dei matrimoni celebrati nottetempo come a Las Vegas con tutte le conseguenza del caso, vedasi quanto afferma Lupus in Fabula sugli alimenti

  3. Non ci dormivo la notte.

  4. Sig.Evasio,
    In alcuni paesi europei i celebranti laici-umanisti celebrano matrimoni civili validi a tutti gli effetti di legge. Può cercare maggiori informazioni su internet e le troverà. Naturalmente l’idea è di avere celebranti certificati, qualificati e regolamentati per poter raggiungere questo scopo. Tenga conto che anche i sacerdoti cattolici celebrano matrimoni che hanno effetti civili, non mi pare che creino confusione, perché svolgono il loro ruolo nel rispetto delle leggi.

  5. Vorrei, Seguire il Corso di – CELEBRANTI LAICI- MATRIMONIALE CHE FUNERALI.
    Mi Presento:
    Laurea in Scienze politiche con indirizzo Economico Contabilità di Stato e Enti Pubblici, Diritto Tributario Amministrazione del Personale, Mediatore Civile e Commerciale del Ministero della Difesa.
    Vi Ringrazio Anticipatamente, Distinti Saluti

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