Continua l’aggiornamento sull’incendio che solo pochi minuti fa ha colpito il territorio di Prezza. Attimi di ansia tra i cittadini, colonne di fumo e un forte odore acre ha investito il paese.
“Stiamo facendo un sopralluogo con il comandante dei vigili del fuoco sulla zona San Giovanni per definire al meglio la strategia di intervento. Nei due fronti comunque sono impegnate molte forze tra vigili del fuoco, protezione civile e molto privati” fa sapere il sindaco Marianna Scoccia.
Massima attenzione dunque nel comune peligno potrebbe essere necessario evacuare il paese e dichiarare lo stato di emergenza nazionale.
Domenica di fuoco, ancora, in Valle Peligna. Le speranze di veder scemare l’incendio del Morrone con l’arrivo del super aereo Erickson sono andate scemando qualche minuto fa con il nascere di due nuovi focolai, questa volte nella fascia pedemontana situata tra Prezza e Corfinio in località Cavallaro che in tutta fretta, aiutati dal vento, si stanno espandendo a gran velocità. Si tratta di due incendi di indubbia natura dolosa.
“Abbiamo sentito due boati- racconta la prima cittadina di Prezza, Marianna Scoccia- neanche il tempo di affacciarci e subito si sono alzati fumo e fiamme, che sono altissime”. Immediata l’attivazione del Coc, mentre sul posto sono accorsi mezzi ed autobotti di ditte private sia di Prezza sia provenienti da Sulmona prontamente interpellate per spegnere l’incendio, insieme anche all’intervento della protezione civile e l’arrivo degli alpini dell’esercito, mentre buona parte delle altre forze sono impegnate sul fronte del Morrone dove nel frattempo le fiamme si avvicinano di nuovo a valle. Per Prezza si tratta probabilmente di quattro inneschi che stanno mettendo a rischio, ora, uliveti e vigneti che interessano la zona.
Sono due le zone colpite dell’incendio, contrada Cavallaro alle porte di Prezza e Contrada San Giovanni sopra Prezza che risulta essere più interessante visto la vicinanza delle abitazioni. È in arrivo un canadair.
Il sindaco con il comandante dei vigili del fuoco sta dirottando i mezzi di soccorso verso il paese.
“Abbiamo bisogno di altri mezzi e velivoli per spegnere l’incendio” lancia l’appello la Scoccia che parla anche dell’ipotesi di creare immediatamente una strada tagliafuoco, quella che non è stata creata domenica scorso sul Morrone e che ha ridotto in cenere circa 600 ettari di montagna. Insomma, una ipotesi, un errone al quale questa volta proprio non si vuol lasciare spazio.
E’ stato causato, invece, da un autobus Arpa l’incendio che insiste nei pressi di Cocullo lungo l’autostrada. Il mezzo ha preso fuoco, come già accaduto per altri due mezzi Tua nei mesi scorsi, mettendo a rischio anche quel tratto di montagna dove le fiamme si sono dipanate.
E sulla Valle Peligna il fumo si alza su più fronti preoccupando cittadini ed istituzioni del territorio e rafforzando l’idea di un attacco ben organizzato.
Vergogna