
Uno scempio inutile, dannoso, costoso e anche pericoloso. Sono tornate questa mattina in azione le motoseghe della ditta incaricata dal Comune di Sulmona di effettuare quelle che dovrebbero essere delle potature, ma che in realtà sono capitozzature – così si chiamano in gergo -, ai danni (è proprio il caso di dirlo) di decine e decine di alberi in città (video).

Da via stazione centrale, a via Trento, a via Carso e, questa mattina, di nuovo, in via circonvallazione occidentale: una strage di alberi, condannati di fatto a morte con l’utilizzo di una tecnica sconsigliata da tutti gli esperti che consiste nel recidere alla base le ramificazioni delle piante, trasformandole in monconi ed esponendole così ad un progressivo indebolimento, a malattie e a perdita di staticità; con la conseguenza che le operazioni di taglio che dovrebbero servire a mettere in sicurezza auto e passanti, finiscono con aggravarne il pericolo, oltre che i costi (richiedendo la tecnica interventi costanti).

Inutilmente l’associazione Gea ha chiesto con una petizione al Comune di fermare immediatamente le operazioni: “Noi crediamo – scrive Gea -che questo modo di operare sia da abbandonare al più presto, per i seguenti motivi: le alberature stradali perdono così la loro principale funzione che è quella di far ombra d’estate; gli alberi cui sono state inferte queste profonde e devastanti ferite sono molto più soggetti all’ingresso di patogeni, cioè malattie, e di conseguenza al rischio di morire e cadere al suolo; gli alberi così trattati sviluppano sempre dei grossi tumori che li rendono spiacevolmente bitorzoluti e brutti da vedere”.

“Noi crediamo – continua l’associazione – che, come ormai si fa in tante altre parti d’Italia, le alberature stradali debbano essere trattate da specialisti di manutenzione del verde, che possano procedere a potature efficaci ma leggere, che non stravolgano l’assetto strutturale e funzionale della pianta ma che al contrario siano finalizzate anche al suo miglioramento, e che siano condotte sulla base di una valutazione tecnica, da parte di personale esperto, della stabilità della pianta tutta o di singole parti di essa. Anche qui in Valle Peligna non mancano esempi di lavori molto ben fatti, purtroppo molto pochi, in terreni privati di proprietà di rarissime persone colte e sensibili. Tutto ciò diventa particolarmente rilevante in un periodo storico, questo, in cui il tema del verde urbano e delle sue funzioni è diventato, a ragione, un topic di massima importanza nelle politiche ambientali nazionali ed europee”.
Basta leggere d’altronde quanto scrive la Sia (la società italiana di arboricoltura) per comprendere quale sia la portata del danno economico e naturale che la capitozzatura arreca al bene comune: una devastazione, più che una manutenzione, del verde pubblico.
Che dire i danni di questa ammministrazione Casini non si ripercuote solo sugli esseri umani ma anche sulla flora e fauna….come dire non ci lascia niente.
Lungo il viale stazione gli alberi vengono tagliati solo ed esclusivamente in un punto (si vede in foto) tutto il resto è lasciato allo stato brado con rami pericolanti e vistosamente pendenti. Non capisco il motivo.
Una volta esistevano gli specialisti …..ora i tutto fare! Che dire Sulmona città d’Arte .
Una volta questo servizio era affidato all’ufficio tecnico del comune.
Oggi conviene così…
E’ proprio assente (da parte di tutti, o quasi) l’attaccamento ed il rispetto che meriterebbe il territorio in cui viviamo, anzi sembra quasi che vi sia disprezzo per la natura che ci circonda.
A proposito, vogliamo parlare degli sfregi causati dalla posa della fibra lungo il viale? Buche rattoppate con il misto invece dell’asfalto? Nessuno che controlla?
bravo, una voce fuori dal coro, stanno a rattoppare tutto, consiglio anche di verificare i secchioni della differenziata che continuano a “vagare” . i vigili devono controllare che siano posti nelle immediate vicinanze dell’abitazione o condominio che produce il rifiuto.
Ho abitato in viale stazione per 32 anni e di queste potature ne ho viste almeno 20. Solitamente venivano fatte a novembre perchè rinvigoriva la pianta ed evitava che con la mese i rami si spezzassero.
Lo hanno fatto per almeno 20 volte, che sono quelle che ho visto io, esattamente come lo stanno facendo ora, e le piante sono ancora li vive e vegete.
Ora stanno facendo lo stesso lavoro… mi spiegate che caxxo ci sta di così strano?
E’ proprio più forte di voi… non ce la fate a non parlare.
Un proverbio cinese dice: QUANDO UN CANE ABBAIA AD UN OMBRA, 1000 CANI NE FANNO REALTA’
Veramente non stanno facendo un bel nulla! Negli ultimi anno L’hanno fatto sempre nel solito punto davanti la farmacia. Per il resto abbandonati a sé stessi. Cittadini di serie A e cittadini di serie B
con la neve