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I lavori dovrebbero partire a febbraio ed essere pronti per Pasqua: Sulmona riscopre una nicchia del suo patrimonio architettonico e artistico, rimasto negli ultimi cinquanta-sessanta anni nascosto da una parete posticcia costruita per accogliere una centrale termica. Si tratta della cappella laterale della chiesa di San Francesco di Paola che custodisce al suo interno un prezioso affresco del XVIII secolo raffigurante una deposizione. “La policromia è molto sbiadita – spiega il restauratore Paolo Cui, che sarà incaricato del recupero pittorico – cercheremo di restituirgli vita e colori, perché si tratta di un’opera pregevole”.
Al resto, a riaprire cioè il varco e restituire simmetria alla pianta della chiesa, sarà invece la ditta MC Costruzioni che si è già occupata dei lavori eseguiti nella cattedrale di San Panfilo.
L’intervento sarà finanziato con circa 23mila euro dalla Fondazione Carispaq, il cui presidente, Mimmo Taglieri, ha formalmente consegnato il contributo ai frati che si occuperanno di appaltare i lavori.
Si tratta in realtà di un primo passo verso il recupero di una testimonianza architettonica che “nasconde” una seconda chiesa al i sotto dell’attuale (ricostruita dopo il sisma del 1706): “Durante i lavori di demolizione del pavimento – spiega l’architetto Gaetano Pagone che si è occupato del progetto – venne scoperta una botola che affaccia probabilmente su quella che era una chiesa pre esistente: sarebbe interessante riuscire a riportarla alla luce”.
Per il momento si recupererà la cappella, restituendo così anche coerenza architettonica all’attuale chiesa e rimuovendo quell’intervento posticcio di mattoni e grate che certo non rende giustizia ad un edificio di grande valore.
Speriamo che Sulmona recupe ri il suo patrimonio arti stico e non solo artistico. Già valore di per sè e fat tore di richiamo che possa aiutare a riportarla fuori dal cono d’ombra. Non vivo più a Sulmona da molti anni ma questo non mi impedisce di essere partecipe