Nel consiglio che si è tenuto ieri, l’ordine degli architetti ha deliberato di ricorrere al Tar contro il Comune di Sulmona per la procedura aperta per l’appalto della progettazione esecutiva e all’esecuzione dei lavori di miglioramento sismico del liceo Classico Ovidio. L’ordine aveva già inviato una diffida al Comune di Sulmona ad inizio dicembre, mentre ora si rivolge alla giustizia amministrativa. Il ricorso sarà incentrato sulla figura dell’architetto e sul suo essere sminuito nel bando del Comune di Sulmona fanno sapere dall’ordine, in particolare si contesta il fatto che la base d’asta aumentata da 20 mila euro a 34 mila euro, non è calcolata come stabilito dal decreto parametri e quindi stabilisce un compenso molto più basso di quanto spettante ai professionisti.
Sulla notizia interviene il Partito Democratico di Sulmona che scrive: “Gli atti amministrativi che si susseguono per raddrizzare una soluzione al problema della ricostruzione dello storico edificio di Piazza XX, individuata da Zavarella – cioè la gara per l’appalto esecutivo integrato – non fanno che peggiorare lo stato dell’arte. Ci riferiamo alla revoca dell’incarico al precedente progettista, omonimo dell’assessore, che nel tentativo di mettere l’ennesima pezza a colori ad un’idea di soluzione concretamente messa in discussione già da tutti, con diffide plurime da parte degli Ordini Professionali, rischia di aprire infiniti contenziosi che affosseranno definitivamente ogni possibilità di soluzione del problema”.
Secondo il Pd Zavarella ha dovuto semplicemente obbedire a chi gli ordinava di gettare “fumo” negli occhi dei sulmonesi, rendendo così di fatto addirittura più complessa la risoluzione del problema del Liceo Classico.
Concludono i Dem: “Oltre agli attacchi gratuiti al PD cittadino, dunque, che esercita il suo legittimo ruolo di opposizione ad una Amministrazione di cui abbiamo elencato puntualmente i misfatti da più di un anno a questa parte – e che quindi non staremo qui a ripetere per non annoiare – gradiremmo conoscere da lui e dalla sindaca risposte credibili alle diffide inoltrate dagli Ordini Professionali al suo progetto di ricostruzione del Liceo Classico ed alle obiezioni sollevate da più parti. E, ducis in fundo, al ricorso al TAR i cui costi ricadranno sulla collettività. Comprendiamo le difficoltà ad elevarsi ad un livello di discussione un po’ più complesso, ma restiamo della nostra convinzione che le capacità di una amministrazione debbano andare un po’ oltre quelle di una quotidiana campagna elettorale fatta di slogan puntualmente disattesi (i lavori al Liceo Classico inizieranno a gennaio) e delle erbacce strappate dai muretti”.
S.M.
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