“Si apre una stagione in cui la parola d’ordine è dialogo”, così commenta la sindaca di Sulmona la nomina, oggi, del nuovo consiglio di amministrazione di Cogesa che va a sostituire l’amministratore unico Vincenzo Margiotta. I nomi sono quelli che erano stati anticipati dal Germe, così come il percorso che, a dispetto delle parole della Casini, mostra ancora una profonda divisione nel territorio e tra i soci. Certo il nuovo Cda (Nicola Guerra, Sandro Chiacchi e Valentina Di Benedetto) ha ottenuto il voto dei tre quarti dei soci, ma per storia, presenza negli affari della società e rilevanza politica, gli “esclusi” o meglio quelli che si sono tirati fuori rappresentano una fetta consistente e autorevole della società. Parlare di una nuova stagione di gestione condivisa, insomma, è decisamente fuori luogo.
I gerosolimiani hanno di fatto stretto l’accordo con il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi (quello a cui fino a qualche mese fa accusavano i sindaci “ribelli” di essersi venduti), chiamando una parte del centrodestra a loro, tra cui il sindaco di Raiano Marco Moca che, dopo l’appoggio dei civici alle amministrative di settembre scorso, ha diligentemente sottoscritto l’accordo con l’ex assessore regionale per non disturbare sulle partecipate.
Sono restati fedeli alla linea, invece, i sindaci (di destra e sinistra) di Pacentro, Vittorito e Pratola Peligna, così come quello di Pescocostanzo (che ha abbandonato la seduta dell’assemblea per protesta), di Campo di Giove e quello di Acciano che aveva proposto di scegliere la nuova governance con un bando e per titoli.
Angelilli, sindaco di Pacentro, parla del “territorio come merce di scambio”, mentre quello di Pescocostanzo Sciullo pensa già ad uscire dalla partecipata.
Le rose e i fiori sono insomma pieni di spine e la più insidiosa è quella che l’assemblea si troverà ad approvare tra tre settimane quando cioè bisognerà votare un bilancio con un milione e mezzo di euro di buco: un risultato di gestione disastroso di cui, paradossalmente, nessuno si accollerà la responsabilità. Fuori dai giochi di potere l’utenza se ne accorgerà presto, quando cioè già dal prossimo anno le tariffe saranno destinate ad aumentare.
Se loro che l’hanno fatto nn sono responsabili……figuriamoci noi cittadini…….bisogna rifiutarsi di pagare la “riparazione”
Sempre la solita non può essere
Mi auspico che la “imminente” relazione al bilancio, dopo un’ attenta esplicitata analisi volta ad individuare le voci di rettifica o di riclassifica, sia trasparente e di facile lettura ; mi aspetto che ovviamente la stesura del bilancio sarà improntata con chiarezza anche al disciplinato principio di comparazione temporale
Andate subito a leggere l’articolo fatto da rete abruzzo sull’intervista al presidente uscente.messer Margiotta…..questo sta fuori dalla grazia di Dio…….state a vedere che…..il “regalo” che ci ha fatto……va a finire che nn è opera sua
Margiotta ha fatto un lavoro grandioso ..il resto è solo una campagna d’odio di natura politica ovviamente..
Cortesemente potrebbe elencare punto per punto quanto fatto?
Assolutamente no..ho letto l’articolo su reteabruzzo, l ho analizzato e credo in Margiotta.. ho capito che ha dato tanto, purtroppo xo’, è un dato di fatto che più vali più cercano di annientarti..forza Avvocato
Ma finitela con questi punto x punto..fate qualcosa pure voi invece che sparlare a destra e manca
Cara signora vera…..o meglio signor vero (è più dignitoso uscire allo scoperto)…..le parole volano e gli scritti restano……a questo punto lei sostiene che il bilancio è falso? K tra l’altro nn è stato nemmeno approvato? E x essere una persona che nn ha nulla a k fare con questo grand’uomo, lo definisce addirittura grandioso!!!!! Di grandioso ha incapacità, stupidità, arroganza e sudditanza…..qualità che lo hanno portato a sto scempio…..! L’azienda, prima di lui, funzionava benissimo, era una azienda sana e in attivo……ha preso il giocattolino tra le mani, se n’è servito per i suoi ed altrui scopi, e ora lo ha lasciato perchè, a suo dire, per fare sto macello, ha sudato troppo e si è stancato!!!! Nn lo dico perché sono una vera signora……. ma lo penso!!!!
Non capisco Sig.ra Giorgia perché usa parole così forti..del bilancio non ne so nulla…ci sono tanti sindaci che ogni tanto si riuniscono, leggono, scrivono e non so a cosa pensano o hanno pensato gli ultimi anni..lascio a loro le questioni del bilancio..ho quest’idea grandiosa di Margiotta xché, a differenza sua,valuto i tecnicismi della sua operosità.. grandiosa
“…Di grandioso ha incapacità, stupidità, arroganza e sudditanza…” mi sembra un pò esagerato. Sono un uomo di media intelligenza come tanti altri che si è assunto l’onere e l’onore di gestire per 3 anni Cogesa. Non ho assunto parenti, anzi ho fatto in modo che non fossero assunti parenti dei Soci, non ho fatto ‘piramidi’ di debiti mi sono assunta invece la responsabilità (come deve fare un A.U.) di indicare in bilancio i debiti fatti dalla precedenti gestioni da Lei dichiarate sane che Le posso garantire sane non erano. Sul punto Nella relazione al bilancio ci sono tutte le relative informazioni sul perchè sono stato costretto in 3 anni a rinunciare a Cogesa a 2,5milionidi€ di crediti fatti in passato, oltre ad aumentare il fondo rischi discarica da 6,7milioni€ a 8.2milioni€ nel 2019. Magari un giorno se vorrà davanti un caffè cara Vera (mi auguro sia il Suo vero nome) Le potrò raccontare tutto quello che ho fatto ed anche ciò che non sono riuscito a fare. . Intanto Le posso confermare e garantire che, pur rispettando il Suo giudizio relativo alla mia stupidità, arroganza ed incapacità che mi auguro di cambiare con il tempo, sono suddito solo delle mie figlie e questo chiunque e la mia storia possono confermarlo. Chiudo per ora con Pescocostanzo che vuole uscire da Cogesa: Pescocostanzo non da niente (in termini di ricavi, così come altri comuni) ma pretende di parlare ed opporsi con 1000€ di quota, io non sono più l’A.U. di Cogesa ma se dovesse uscire (e da Cittadino me lo auguro) nessuno se ne accorgerebbe. Vincenzo Margiotta
Caro sig. Margiotta, l’esasperazione della popolazione sulla COGESA è dettata dal fatto che la sua gestione è stata purtroppo poco trasparente e poco lungimirante. in primis la sua gestione ,allargando le quote di conferimento anche ad altri territori, ha di fatto accelerato il processo di saturazione della discarica di noce Mattei probabilmente sperando di poter gestire la saturazione della discarica attraverso la trasformazione del rifiuto organico in CSS affidandosi ad una tecnologia a mio modesto parere superata e di difficile realizzazione in considerazione del contesto normativo nazionale, a chi attribuire la colpa di questa scelta?. Con una condivisione di tale progetto (per questo dico poca trasparenza e poca lungimiranza) forse avrebbe avuto qualche buon consiglio e le avrebbe risparmiato molte contestazioni. inoltre l’incremento di conferimento ha accentuato il problema dei miasmi in zona Noce Mattei con ulteriori contestazioni. In merito alla poca lungimiranza le contesto appunto che l’aver allargato i soci conferitori ha di fatto accelerato il processo di saturazione della discarica con conseguente aggravio di spesa per le future gestioni . in pratica avete incassato un po’ di più oggi ma noi cittadini spenderemo molto di più domani. una mia riflessione è sul fatto che trasformare l’azienda COGESA in una multiservizi (immobiliare, servizi e rifiuti) non è nella natura dell’azienda e tale apertura ha di fatto snaturato la vera mission aziendale , oggi per la pulizia delle strade e del verde dobbiamo sperare nelle azioni di volontariato. a chi dobbiamo mostrare l’indignazione per tutto questo secondo lei? sulla scelta delle assunzioni , collaborazioni ecc. non voglio entrare nel merito ma credo che sia sotto gli occhi di tutti che alcuni collaboratori a tempo si stanno già muovendo per le prossime elezioni e, seppur ovviamente a norma di legge perché ognuno è libero di fare le scelte politiche che vuole, sinceramente appare poco opportuno e non aumenta la fiducia della popolazione. saluti
Cara Giorgia volevo dire non Vera.. scusi
Troppo comodo lasciare debiti e scaricarli sulla collettività!!! Quando finirà questo modo scandaloso di agire? Vorrei vedere se casa loro questi “grandi” amministratori la gestiscono in questo modo. Devono obbligarli a risanare i bilanci con il loro patrimonio
Sig. Carlo Barba,
dire a me di essere stato poco trasparente è falso, se solo si osserva che dal giorno dopo il mio ingresso tutto quanto accaduto o deciso a Cogesa è stato pubblicato e reso noto. Sull’allargamento ad altri territori, Vorrei ricordarLe che l’unica azione da me sollecitata e formalizzata è stata quella di ASM che è dal 2011 e per decisione regionale (il TMB è un impianto di piano regionale) porta i rifiuti a Sulmona. Io ho deciso di proporre l’acquisto dell’azione per risolvere il problema prevalenza per il quale nel 2014 la Undis impugnò l’affidamento del Comune di sulmona. Gli altri ingressi erano già stati pattuiti e decisi prima del mio ingresso. Sulla discarica io sono convinto che prima si riempe e prima si piantumerà, quindi lasciarla aperta riducendo i m/c da conferire è per me sbagliato. Sul CSs il progetto è del 2011 ed è stato finanziato con 2,5milioni nel 2014 dalla Regione e dal Mise. L’ho trovato e l’ho concluso. Ritengo sia la migliore soluzione alternativa alla discarica nel rispetto ambientale: se i rifiuti non vogliamo mandarli in discarica dobbiamo costruire impianti alternativi ed a recupero. E non lo ritengo solo io. Dire sempre no o non va bene non risolve il problema. Perchè sarebbe una tecnologia superata non l’ho capito, tenuto conto che Deco per esempio utilizza un sistema
Meno evoluto del nostro, in ogni caso sono pronto a discuterne. Guardi sulla multiservizi la mia proposta era, sulla scorta di quanto fatto a livello nazionale, di dare a Cogesa la possibilità di svolgere più servizi per il comune (il verde per esempio, ma anche i cimiteri -con realizzazione di impianto di cremazione per uomini e animali-, accertamento e riscossione imposte, vendita energia): come per esempio fatto nel nord con Hera, A2A ecc… che erano come Cogesa e poi sono cresciute sulla scorta di progetti imprenditoriali. Il verde per esempio Cogesa non lo ha mai fatto prima del mio ingresso ed oggi invece anche se nei limiti sei costi che i Comuni riconoscono lo fa. Su quello che fanno o meni dipendenti di Cogesa io non voglio discutere io posso solo dire che dopo 3 anni lavorano alacremente. Io penso che la politica si faccia con le idee e non con i voti che non sempre rispecchiano la bontà delle idee. Resto sempre pronto ad un confronto ovviamente.
Bè finalmente è uscito fuori …..continuo a pensare quello k ho scritto e nn mischi nel discorso la sua famiglia, primo perché nn c’entra nulla, secondo xk nessuno di noi che abbiamo commentato ha fatto riferimento ad essa!!!!! Se i cittadini commentano i fatti un motivo ci deve pur essere…..e nn ci venga a dire che siamo stati intortati perché più del vostro squadrone….nn lo ha fatto nessuno!!!! IL CITTADINO NN È BUONO SOLO QUANDO SERVONO I VOTI MA ANCHE QUANDO TIRANO LE SOMME! Ha elencato una serie di cifre a suo favore….ma all’atto finale c’è un buco di 1.500.000€…….che nn vorrò pagare Perché nn è un errore mio……C’è la sede opportuna che sta verificando tutto il suo benfatto…..e se avrà ragione le chiederò scusa e con questo……credo che ora sia giusto pensare alla sua famiglia…..saluti Giorgia
Perché non trasmettere una segnalazione (ma è sufficiente anche l’articolo del giornale o dei giornali che ne parlano) alla Procura della Corte dei Conti? Se la gestione non è stata chiara accerterà se c è danno erariale
x Giorgia:
1) ii Suoi voti a me non interessano, mi interessano le Sue idee ed opinioni se valide, vivo di professione non di altro;
2)pensi anche Lei alla Sua famiglia, avranno sicuramente bisogno di Lei;
3)1,5mioni€ fa bene a non volerlo pagare, dovrebbe pagarlo chi lo ha creato, sono d’accordo;
4)aspetterò con pazienza le Sue scuse.
Guardi se l’ho urtata e le desidera tanto…..le scuse gliele faccio anticipatamente……ma sapesse quanto ci sentiamo urtati noi…..buon pomeriggio
Non sono assolutamente urtato, come ben può immaginare sono bravo a sopportare … grazie del pensiero però
un appunto al caro Margiotta sulla questione del comune di Pescocostanzo. E’ vero che il suddetto comune ha una piccola quota e non è influente , ma proprio per questo dovrebbe essere tutelato e le scelte vanno fatte nel rispetto delle minoranze, perché la COGESA è fatta di tanti piccoli comuni. La gestione ultima, in rottura del passato ha intrapreso scelte solo nell’interesse del profitto e non nell’interesse collettivo cui era chiamata ad adempiere. non è uno scandalo che la COGESA esca in perdita perché a mio avviso ma l’importante è risolvere e gestire bene ciò per cui è nata: i rifiuti, azzerare i miasmi , condividere con la popolazione le scelte ecc… purtroppo nulla di tutto questo è avvenuto perché voi avete invece condotto l’azienda come un’impresa privata che deve produrre profitto, perdendo di vista la funzione ambientale e sociale che è chiamata a svolgere per il territorio. E’ questo il vostro più grande fallimento. gestire la COGESA come un’azienda con interessi privati. ora con la triade credo che sarà ancora più difficile seguire il suo percorso e purtroppo, con la discarica in esaurimento (e il sig. Barba ha colto in pieno la tematica), la lenta agonia che porterà al fallimento è purtroppo iniziata. non dico che abbiate commesso illeciti perché non spetta a me dirlo, ma sicuramente la gestione non è gloriosa e impeccabile come vuole far credere… a mio avviso la peggiore gestione dell’ultima decade.
Augusto, io non ho detto che non è influente xchè ha una quota, ho detto che non è influente perchè non fa servizi con Cogesa. È diverso. Sei socio di Cogesa, non gli dai servizi puoi anche andare via perchè non contribuisci alla crescita. Quello che ho fatto per i Comuni e per i servizi appaltati, andrebbe chiesto ai Sindaci ed ai dipendenti e non a me. Io si l’ho gestita come una società privata, perchè tale è, considerando anche troppo l’aspetto ambientale e questo lo confermeranno gl’impianti che verranno realizzati nei prossimi mesi e che azzereranno i rifiuti in discarica. Sono stato attento ai costi ed al taglio dei privilegi, come se fosse privata. Ribadisco la discarica a mio parere prima la riempiremo e prima verrà piantumata. Sul fallimento da Lei paventato, mi sento di dissentire e contestate perchè basato su pregiudizi e chiacchiere. Cogesa è una Azienda sana e garantirà ricchezza e lavoro nei prossimo anni. Io non ho mai detto che la mia gestione è gloriosa ed impeccabile, ho detto invece che ho fatto del mio meglio, risolvendo centinaia di problemi sforzandomi di fare cose buone. Certo con tutti i limiti della mia persona. Ma prendo atto del Suo parere e lo rispetto. Sono certo che vi verrà dopo di me darà meglio e fra 20 anno saremo ancora a parlare di Cogesa. Vincenzo Margiotta
Caro Stefano, neanche io ti credo per niente ed anche io ne ho viste di cotte e di crude. Quindi?
Sante mi dispiace contraddirTi ma è una impresa privata con capitale in mano al pubblico. Nulla di più. Non è un Ente che vive di contributi pubblici ma un’Azienda privata che svolge servizi e fa ricavi E deve abbassare i costi ed i ricavi pre restare sul mercato. In un mercato libero ed aperto anche ai privati (e non riservato) dove i privati la fanno da padroni e dove Cogesa in molti casi l’ha spuntata e si è imposta è difficile operare. I servizi di raccolta e smaltimento a Sulmona li fa Cogesa ma potrebbe farli, come per esempio a Pratola, Diodoro o come a Sulmona prima del mio ingresso e prima che io decidessi di reinternizzzare, anche una società molisana. Nel mondo delle imprese non si deve stare fermi mai e quindi semmai uno dovesse uscire sono certo che il Nuovo Organo Amministrativo ne porterà altri 2 nuovi.
caro Margiotta mi dispiace ma non è così. Un’azienda pubblica o meglio, un’impresa costituita da soggetti pubblici, pone al primo posto l’interesse della collettività , in particolare il servizio raccolta rifiuti. La sua gestione ha purtroppo stravolto questo concetto, lei ha pensato a fare molte cose tranne che quella per cui è nata la Cogesa. Se alcuni comuni soci (Pescocostanzo ad esempio) hanno scelto di NON affidarle lil servizio il motivo è perchè evidentemente non era economicamente vantaggioso per i propri cittadini. La sua gestione piuttosto che tendere ad abbassare le tariffe e mitigare l’impatto ambientale del buco di Noce Mattei è stata incentrata sul massimizzare gli introiti aumentando i conferimenti. Questa non è capacità imprenditoriale ma è puro sfruttamento intensivo di una concessione che aveva un orizzonte temporale molto più lungo qualora avesse asservito solo le nostre zone interne. l’aver trattato l’azienda come privata per poterla far crescere di fatturato e lacerare i rapporti con una buona parte della popolazione non è un merito ma un grande demerito che accompagnerà te e la politica che ti ha sostenuto per i prossimi anni. se poi oltre alle scelte sbagliate aggiungi anche degli intoppi amministrativi il quadro è completo. ad esempio secondo lei come mai il credito verso la società Daneco SPA non era stato svalutato già nel bilancio 2017/2018 nonostante la stessa società aveva avviato la procedura di concordato preventivo ed era in seria difficoltà da anni? secondo lei è stato un affare l’acquisto di tale “tecnologia REFOLO”? speriamo che il tempo possa man mano chiarire molte domande che ci siamo posti e a cui, sinceramente, noi comuni mortali, non troviamo risposta. cordialità
Grande presidente!!!!
Gianni Senza cognome
il servizio di raccolta nonostante la mia contestata gestione è oggettivamente migliorato (prova ne è che Sulmona è su mia scelta in raccolta domiciliare dal 1 primo gennaio 2018), non perde più soldi come ne perdeva prima perchè riorganizzato e soprattutto ha portato Sulmona tra le prime in Abruzzo per percentuali di recupero per le città con più di 25 mila
abitanti (seconda dopo Lanciano che la fa da 7 anni). Questo posso affermarlo perchè avevo tutti i dati sulla soddisfazione e reclami degli Utenti serviti. Massimizzare cosa significa? Ho gestita un’Azienda per aumentare i ricavi sfruttando tutto i beni aziendali. I costi strutturali di un’Azienda si riducono se aumentano i ricavi, questo non l’ho inventato io. E
ciò ha evitato l’aumento delle tariffe. La discarica comunque al primo gennaio 2020 ha ancora disponibili 200.000 m/c quindi ha ancora anni ed anni di vita. E comunque è stata sempre utilizzata su quei volumi si dall’apertura (ASM è dal 2013 che portava le proprie 20mila t/a). Quali sarebbero poi i rapporti lacerati con la popolazione? Parliamo di fatti, atti o solo antipatie personali? Nel 2017 il credito Daneco (fatto esistente dal 2015) non è stato svalutato perchè la Società di revisione non aveva ritenuto di segnalarlo come da svalutare, tenuto conto che esisteva un giudizio civile in Tribunale ed una mia denuncia formale contro Daneco che vedrà riconosciute le ragioni di Cogesa. Nel 2018 la Società di revisione ha cambiata Idea e ne abbiamo discusso in Assemblea come è logico che sia. In ogni caso lo abbiamo svalutato nel 2019. In ogni caso per caso Gianni ha avuti problemi con il ritiro del Suo mastello a causa di questa scelta? Sono certo di no. Ribadisco che la sperimentazione di Refolo è iniziata nel 2011 e nel 2014 la Regione ha deliberata la concessione tramite il MiSE di 2,5milioni€ per quell’impianto che andava realizzato entro il 31.12.2020 pena la perdita del contributo. Quell’impianto a mio parere e non solo
mio è una rivoluzione tecnologica se solo si osserva che, oltre a produrre un importante riduzione volumetrica (più peso meno spazio in discarica), eviterà al rifiuto Indifferenziato di sostare dentro il TMB per 70 giorni (per abbassarne i valori prima di andare in discarica) e di andare a recupero e/o in discarica dopo solo 6/7 giorni con risparmio di costi ovviamente e di ‘miasmi’ prodotti all’interno del TMB e che tanti problemi hanno creato ad alcuni cittadini. Criticare la mia gestione è lecito e legittimo e tutelerò per quello che posso il diritto di tutti a farlo, parlare male di Cogesa però non fa bene a Cogesa e noi siamo bravi a farci del male da soli.
sul caso DANECO sarebbe stato meglio che questa importante voce di conto fosse stata spiegata e condivisa a tutti i soci all’atto del verificarsi, perchè lei sa che se il bilancio usciva in perdita per una sopravvenienza passiva magari lei avrebbe dovuto operare delle scelte diverse.
in merito al REFOLO , cioè una delle tecnologie che consente di trasformare il rifiuto organico in Combustibile Solido Secondario, al di la dei potenziali vantaggi, in un contesto normativo insidioso, le è sembrato giusto, con il senno di poi, destinare cospicui fondi ad una tecnologia che forse non vedrà mai i natali? era una semplice domanda sull’analisi delle scelte effettuate. probabilmente bastava fare un accordo che , in caso di avvio definitivo del progetto, avesse consentito alla società di approvigionarsene magari mettendolo a gara con tutte le tecnologie presenti sul mercato.
e comunque avrebbe dovuto spiegare alla popolazione che vive nei pressi di Noce Mattei che in caso di avvio di produzione di CSS, anche se in uscita i miasmi sono ridotti, i volumi di ingresso, e quindi la puzza dei camion che trasportano rifiuti, aumenta in maniera direttamente proporzionale al conferimento.
vede caro Margiotta, è sulla base di analisi a posteriori che si valuta l’operato di un amministratore.
Abbia l’umiltà di riconoscere gli errori, sicuramente fatti in buona fede. cordiali saluti
Sante,
quello che fai è un bel discorso che avrebbe bisogno di una discussione più ampia che io ho fatta in più di una occasione ma che sono pronto a rifare Uando vorrà. Siamo un’Azienda privata con capitale pubblico e non un ente pubblico, obbligato per legge (Madia 175/2016) ha ad applicare in alcuni casi regole pubbliche ma non siamo un Ente. Ribadisco svolge Cogesa un servizio per i Comuni non in monopolio, in molti casi facendo anche gare pubbliche o ricevendo l’appalto con il sistema dell’in house. Non riscuotiamo tariffe dagli utenti per esempio ma svolgiamo servizi per conto dei Comuni che svolgono per la maggior parte aziende privati. Il Comune ha l’obbligo di ritirare i rifiuti e pulire la città e può farlo per il tramite di una SpA partecipata oppure di Aziende private. Ma non siamo enti pubblici che per vivere applicano e riscuotono tasse, imposte e tariffe e ricevono contributi dallo Stato e/o non possiamo imporre condotte ed applicare sanzioni (caratteristiche del potere pubblico). Siamo un’Azienda privata che redige bilanci e deve fare ricavi abbassando le spese. Certo dobbiamo sottostare al controllo analogo dei Soci, ma su argomenti che attengono a scelte comunque di competenza assembleare di ogni società ma non alla gestione ordinaria che è e resta una gestione societaria.
Un plauso al Presidente Margiotta per l’esposizione dei fatti, dettagliati, chiari e coerenti con la sua idea di Cogesa.
peccato che tale chiarezza da lei decantata sia arrivata a fine mandato.
Rex vatt a durme’ ! 😂😂. E quando ti svegli un bel gelato alla rotonda …..così lecchi quello
Gianni
Daneco non era una ‘voce di costo’ ma un credito che è stato discusso con tutti i Soci e nelle sedi deputate dopo aver depositata la bozza e ricevuto il rilievo della Società di Revisione. Se il bilancio fosse uscito in perdita avrei portata la perdita, come abbiamo fatto quest’anno. In merito al C.S.S. devo contraddirla primo perchè con l’organico non ha a che fare e si ottiene da tutto il resto della parte indifferenziata (plastica, carta, legno, ecc.) e poi perchè vedrà la luce a breve. Ribadisco io ho ereditata dalla Regione la sperimentazione iniziata nel 2014 e finanziata con 2,5milioni€ e l’ho conclusa in fretta, trattandosi di tecnologia brevettata, per evitare che con lo spirare del termine del 31.12.2020 corressimo il rischio di perdere il contributo del Mise e della Regione. Sui camion il discorso non lo capisco, le tonnellate in lavorazione saranno le stesse di oggi solo che invece di spendere circa 3/3,5 milioni€ (dipenderà dai prezzi del mercato delle discariche) per lo smaltimento all’esterno Cogesa ne spenderà al max 1milione€. (con un risparmio di 2/2,5milioni€). Su queste basi e su questi ragionamenti ho fatta la scelta che avrete modo di verificare nei prossimi mesi. I miasmi o puzze che dir si voglia non vengono dalla discarica o dai camion ma dal TMB e dalla maturazione del rifiuto indifferenziato che ribadisco deve restare 70giorni e rivoltato continuamente, con il CSS questo tempo sarà notevolmente ridotto (6/7 giorni). È proprio perchè il giudizio sul mio operato dovrà farlo a posteriori che dovrebbe evitare di farlo oggi, ma solo dopo aver visto realizzato ciò che abbiamo progettato e messo in cantiere. Per quanto riguarda i miei errori, io sono abituato a chiedere scusa e umilmente a fare ammenda e se avrò sbagliato lo farò senza dubbio alcuno. Ma bisognerà attendere per giudicarmi.
non è così , la puzza dei camion che passano alle 4e30 del mattino non mi sembra derivi dal TMB, e l’inquinamento dei mezzi ? non le sembra che i passaggi giornalieri dei mezzi siano troppi per una stradina di campagna abitata ed alle porte del parco nazionale? e cosa significa che tratterà lo stesso quantitativo di adesso? avete già allargato i conferitori! l’azienda va ridimensionata e deve tornare ad una dimensione territoriale! e poi….una gestione che dopo 3 anni chiude con tutte queste polemiche ed una perdita di 1,5 milioni la vuole far passare per encomiabile? ma mi faccia il piacere!
la COGESA che si trasforma in una multiservizi calderone di tanti micro appalti e consulenze varie non è quello per cui era nata! la sua gestione è stata fallimentare (lo dicono i dati di indebitamento e di perdita di esercizio!) in poche parole la ringraziamo per l’impegno ma spero che in futuro non si riproponga o venga riproposto come amministratore!
ho erroneamente detto “voce di costo” e non “credito deteriorato” ma il senso finale era lo stesso, non si vedrà mai un euro di quel credito se non in una piccola percentuale (piano concordatario).
in merito al progetto che lei definisce “ereditato” dalla REGIONE non mi riferivo all’iter autorizzativo della linea CSS ma all’acquisto di una tecnologia (Refolo) prima di esser sicuri di realizzarla e di avere i contratti per cedere il CSS!
come è stato dato il valore a tale brevetto? in merito a quali stime e quali valori di mercato?
magari nel tempo si scoprirà che è una tecnlogia superata e non pià attuale o non valida, ma i soldi per l’acquisto sono già nel frattempo andati.
è solo un punto di vista, io prima di comprare i mobili costruisco la casa e non viceversa. se poi i soldi non sono miei sarei ancora più cauto. tutto qui.
Questo lo condivido a pieno..ma il discorso va esteso a TUTTI gli ENTI PUBBLICI dove ne vedo delle belle
Nn ce la fà proprio…..o nn vuol capire……lasciamolo stare così come ha fatto l’amico…….e attendiamo sviluppi…….ora è meglio che riposi….dopo tanta fatica!!!!!!
Stefano prendo atto del Tuo parere e lo rispetto. Per me Cogesa Invece deve crescere e non essere ridimensionata, in Valle Peligna manca lavoro e Cogesa lo ha creato in questo triennio e lo creerà negli anni a venire. Certo questo discorso è difficile farlo capire a chi vive tranquillamente di stipendi pubblici ma chi non ci vive (come me) dovrebbe capirmi. Sui micro-appalti e consulenze varie dovresti essere più specifico così da consentirmi di rispondere.
X Gianni
Infatti Gianni ed è per questo motivo che in questi anni sono spariti 2,5milioni€ che sono stati addebitati nei miei bilanci: ciò che recupereremo è tutto guadagnato.
Cogesa non ha comprata nessuna tecnologia Refolo, ma un brevetto di una nuova tecnologia Probabilmente nato anche sulla esperienza di Refolo ribadisco voluto nel 2014 dalla Regione Abruzzo.
Hai talmente ragione che ovviamente Cogesa ha già accordi con cementifici per CSS, ed è per questo motivo che Cogesa, insieme a A2A e BuzziUnicem è tra le uniche quattro aziende italiane iscritte al REACH che ha riconosciute le qualità del proprio CSS in uscita dall’impianto. La similitudine sulla casa ed i mobili non l’ho capita sinceramente ma sui soldi che sono di Altri lo so bene ed è per questo motivo ho attentamente valutato l’investimento ed il relativo valore che viene dato dalla richiesta del costruttore e titolare del brevetto e dalla valutazione che ne fa l’Acquirente anche ed ovviamente rispetto ad impianti similari esistenti. Come per ogni altro acquisto. E se con il tempo invece si comprenderà che è stato un grandissimo investimento? Per avere ragione tu Gianni dovremo necessariamente aspettare qualche mese.
bene,per i sapienti,saputelli :sull’economia circolare,in rete,reports,analisi,dati,studi,
approfondimenti,prospettive,soprattutto disposizioni di Legge,regole,criteri ecc…sul come ottenere i finanziamenti pubblici,che sono il totale,circa, delle risorse impiegate per raggiungere i “targets” stabiliti dalla “Green Deal” e dall’ultima “Green New Deal” naturalmente in linea con le Direttive Europee,Nazionali e relativi fondi (circa 10 miliardi+ banche specifiche) quindi e’ tutto un progetto,programma prestabilito,pianificato,per ottenere i finanziamenti bisogna rispettare alla virgola le disposizioni,dunque nulla di eccezionale,geniale o di extraterrestri,tutto nella normalita’,vantaggi economici,interessi personali,privati,elettorali,di gruppo,vanita’professionale,visibilita’, ecc corruzione pure,
debiti anche,tanto pagano i Contribuenti,e basta,o no?
e comunque ricordate all’ex presidente che sono tutti f…. con il c… degli altri! bello dire “vedrete” ecc. intanto i soldi li ha spesi. e il bilancio parla chiaro. Gestione FALLIMENTARE!